Chiara Sentimenti
Cronaca

Catena, nuova sfida dopo il virus "Pronto a correre alle regionali"

Il sindaco di Montecassiano è sopravvissuto al Covid-19: in campo col Pd per diventare consigliere "Acquaroli è l’estrema destra, pericolo da sventare. Il partito non lavori per frenare alcuni candidati"

"Le cose più fragili sono la fiducia degli elettori e la credibilità che un partito si può guadagnare, per questo credo serva una classe politica più responsabile, capace anche di dire le cose che non vanno. Così ho deciso di mettermi a disposizione per contribuire a elaborare un progetto per le Marche". Confermato lo scorso anno alla guida del Comune di Montecassiano con oltre il 72% dei consensi, ora il sindaco Leonardo Catena è pronto a mettersi a disposizione del Pd per la sfida regionale.

Sindaco come è maturata questa decisione?

"Il mio nome stava venendo fuori in diverse riunioni che si stanno svolgendo nei circoli della provincia, per cui ho cominciato a riflettere. Negli anni credo di aver maturato un’esperienza amministrativa e politica, prima come consigliere comunale, poi da sindaco, consigliere provinciale e anche all’interno del partito. Ora se il Pd mi riterrà una risorsa utile, sono a disposizione. Se avessi fatto un calcolo personalistico avrei dovuto fermarmi e attendere un momento migliore, in cui magari il partito fosse stato più forte. Ma questa richiesta mi viene da tante persone che conosco, per cui ho pensato che se il Pd ha avviato un percorso di discontinuità scegliendo un nuovo candidato presidente (Maurizio Mangialardi, ndr), la stessa discontinuità poteva essere seguita per i consiglieri".

Sindaco, lei è stato ricoverato per il coronavirus e ha anche raccontato che pensava di non farcela, cosa le ha lasciato questa esperienza?

"Se c’è una cosa buona che mi ha lasciato è guardare con positività alla vita che resta, cercando di fare cose senza forzature, di non farle contro, ma farle per. La vita non è fatta per covare rancori, vendette, per innescare meccanismi di lotta e l’agire politico credo sia una delle sfere più nobili in cui si possa dare un contributo. Quindi, se le mie conoscenze politiche, scientifiche, umane, possono servire per dare un contributo alle Marche io ci sono".

La sua voce potrebbe essere quella di tanti Comuni medio-piccoli?

"Se posso rappresentare un territorio mi piacerebbe rappresentare tutta la nostra provincia che è fatta, certo, anche di Comuni medio-piccoli che talvolta hanno sofferto un po’ di rappresentanza nell’istituzione regionale. Siccome so quanto sia faticoso fare politica, mi auguro che anche nel partito si lavori per il gruppo e non per limitare le chance dei candidati interni".

La coalizione di centrosinistra è dietro nei sondaggi, la sfida è ancora aperta?

"Ritengo che nessuno sia vittorioso o sconfitto in partenza. Il centrosinistra deve essere unito e mettere in campo un programma convincente, anche perché la destra si presenta con un candidato (Francesco Acquaroli, ndr) di destra estrema. Per cui mi auguro che tutti si riconoscano nella coalizione di centrosinistra e portino a sventare un pericolo per il territorio".