Resta in carcere Lucky Maxwell Amieghemhen, il 43enne nigeriano arrestato venerdì mattina dalla sezione antidroga della Squadra mobile. In casa aveva quasi mezzo chilo di eroina: il suo appartamento, per l’accusa, era una specie di centrale dello spaccio. Ieri mattina per lui, collegato online dal carcere di Montacuto, si è tenuta l’udienza di convalida in tribunale. Difeso dall’avvocato Damiano De Minicis, l’uomo ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere e alla fine, come chiesto dal sostituto procuratore Claudio Rastrelli, per lui è stata confermata la misura cautelare in carcere. Le indagini intanto proseguiranno da parte della sezione antidroga della Squadra mobile, guidata dal commissario capo Anna Moffa. Gli investigatori avevano avuto alcune segnalazioni su un’attività di spaccio presente nella zona della stazione, così avevano iniziato a tenere d’occhio il nigeriano, ufficialmente residente a Benevento, ma di fatto da qualche tempo trasferitosi in via Gigli, in città. I primi accertamenti hanno confermato i sospetti, e così venerdì mattina è scattata la perquisizione. Sebbene il 43enne avesse cercato di sviare la polizia dalla sua abitazione, gli agenti hanno trovato l’appartamento e, nascosti in camera, 41 ovuli di eroina avvolti nel cellophane, e 15 palline di droga già pronte per lo spaccio, per un totale di 460 grammi, oltre a tutto il materiale per confezionare le singole dosi. L’idea degli inquirenti è che quell’appartamento fosse diventato una sorta di centrale dello spaccio, dove far arrivare l’eroina ancora in ovuli, da dividere per la vendita poi ai tossicodipendenti. Gli investigatori della Squadra mobile proseguiranno con gli accertamenti, per risalire alla rete di contatti del nigeriano e fare piena luce sulla sua attività illecita.
CronacaCentrale dello spaccio in via Gigli. Il pusher nigeriano resta in carcere