Ceramiche, arte e musei aperti per un weekend con la tradizione

Marchestorie rievoca il materiale prodotto da oltre 500 anni. Previsti anche laboratori

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Le tradizioni di Appignano saranno protagoniste nella tre giorni di Marchestorie, che permetterà ai cittadini di riscoprire l’antica arte della ceramica, prodotta da più di 500 anni. Il momento principale sarà lo spettacolo "Pignà de pignapiatti e de le scudelle", una rievocazione storica del primo vasaio, Pasqualino Mariani da Caldarola, che andrà in scena da questa sera fino a domenica (alle 21.15) a Borgo Santa Croce. Oggi alle 15 con "Colora Appignano" alla scuola di ceramica di via Roma, nella bottega del vasaio Peppe Testa e nell’area museale "La stanza del telaio", mentre in piazza Umberto I arrivano i "Giochi antichi". Alle 16 al Museo della tessitura, laboratorio di manipolazione di terracotta e in piazza Umberto I un viaggio alla scoperta delle tradizioni locali insieme al gruppo musicale "Li matti de Montecò". Infine dalle 18, al Museo dell’arte contadina, "Per sempre contadini!". Domani, dalle 9.30, in piazza San Giovanni prende il via "Il giardino sospeso", un laboratorio di intreccio e macramè, alle 17.30 in Comune ecco la "Tavola rotonda" dal corredo sbiancato della sposa all’uso dei social network e dalle 19 alla fontana di Borgo XX si apre la caccia al tesoro in bicicletta. Si finisce domenica (ore 8.30) con la mostra di pittura "Dai Sibillini al mare sulle orme di San Francesco" al convento francescano di Forano.