"Cerco verità, non sarà Sclavi a farmi smettere"

La consigliera di opposizione torna sull’interrogazione urgente inerente l’Assm non ammessa in assise

"Si evita sistematicamente di parlare della questione Assm. Oltre all’interrogazione, che ripresenteremo, abbiamo anche fatto un accesso agli atti chiedendo tutta la documentazione". La consigliera di opposizione, capogruppo di Tolentino nel Cuore, Silvia Luconi, torna sull’interrogazione urgente non ammessa all’ultimo Consiglio comunale. Ciascuna delle due minoranze, Tolentino Città Aperta e Tolentino nel Cuore (con Fratelli d’Italia), aveva presentato un’interrogazione sullo stesso tema, ma era stata ammessa solo la prima. "La minoranza di centrodestra, ravvisando prima di tutti la problematica dell’Assm, aveva chiesto al collegio dei revisori, al responsabile della prevenzione, corruzione e trasparenza, all’organismo di vigilanza, dei chiarimenti – spiega Luconi –. Se fossero stati dati, si sarebbe evitato il clamore mediatico; la risposta è stata che, considerando le dimissioni del presidente Stefano Servili, non servivano ulteriori specificazioni". Aggiunge di essere stata l’unica del suo gruppo a rimanere in aula perché "i colleghi non si sono lasciati umiliare oltremodo". "Ho difeso con le unghie e con i denti quella democrazia tanto decantata che poi, quando non fa comodo, si dimentica – afferma Luconi –. Vista la straordinarietà del caso e visto che anche il presidente del Consiglio aveva commesso una forzatura ammettendo un’interrogazione sola, ho chiesto di poter parlare dopo le dichiarazioni del sindaco Mauro Sclavi. Questo pur sapendo che non era previsto dal regolamento, ma avendo visto che il regolamento, se necessario, viene adattato. Mi è stato risposto dal signor sindaco che avrei potuto parlare senza pubblico, senza giornalisti e a telecamera spenta. Alla conclusione di questa mortificante pagina politica, contornata da arroganza e supponenza, mi lascio ad una considerazione: questo è il nuovo e ne prendo atto, ma non sarà un signor sindaco che mi vieta di parlare e che sfugge alle domande a farmi smettere di cercare la verità".

Lucia Gentili