
Che fine ha fatto il progetto del Bio Parco per il quale vennero piantumati, dieci anni fa, circa 400 alberi a Montarice, vicino alla sede della Croce Azzurra? Le piante – si disse allora - sarebbero dovute servire ad attenuare i rumori dell’autostrada adiacente e, quindi, avrebbero sostituito i pannelli auto assorbenti. Qualcuno avanza il sospetto che l’idea giaccia in un cassetto del Comune, non certo per colpa dell’attuale amministrazione, dato che quell’opera è di vecchia data e faceva parte di un progetto inizialmente attuato, appunto, con la piantumazione, a spese della Società Autostrade, di 400 piante. L’Amministrazione comunale, poi, aveva a suo carico la manutenzione. Ma qualcosa non è andata per il verso giusto: quelle piante nessuno le ha innaffiate né curate tanto che sono sparite e ora su quel terreno c’è solo erbaccia, ricettacolo di animali di ogni specie. Certo non è un bio-parco! La denuncia parte dal portorecanatese Tonino Paoletti, il quale ricorda che la cooperativa da lui fondata, titolare di quel progetto di urbanizzazione, "cominciò a costruire nella zona adiacente alla grande distesa di verde e pagò le opere di urbanizzazione che per dieci appartamenti ammontarono complessivamente a circa 350.000 euro. Fra queste doveva esserci anche il parco che, invece, non abbiamo mai avuto. La cooperativa ha dato mandato al proprio legale di procedere per tutelare i propri interessi, sollecitando la realizzazione del bio bosco".
Asterio Tubaldi