"Chi vive nei container riavrà la dignità"

Prevista per fine dicembre la chiusura dell’area. L’assessore Giombetti: "Per anni le famiglie costrette a starci a causa delle scelte politiche"

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di Lucia Gentili

"Tra pochi giorni saranno trascorsi sei anni dalla scossa del 30 ottobre 2016 e la data di chiusura della zona container, il prossimo 31 dicembre, è improcrastinabile. Le famiglie che vivono lì dal 2017 riacquisteranno la loro dignità; quel luogo sarebbe dovuto servire per fronteggiare l’emergenza iniziale post-sisma e non per farlo diventare "abitazione" abituale". L’assessore di Tolentino Flavia Giombetti ribadisce che la data resta a fine anno. Lo scorso agosto la giunta ha approvato un atto di indirizzo per avviare i provvedimenti di chiusura definitiva dell’area container di via Cristoforo Colombo. "Inconcepibile aver lasciato intere famiglie per tutti questi anni in scatole di latta per mere scelte politiche".Come va la procedura?

"In queste settimane sto convocando tutte le persone che vivono nell’area container per verificare i requisiti relativi all’assegnazione degli appartamenti sulla base delle normative vigenti in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali. Controlli che sarebbero dovuti essere effettuati fin dall’inizio in maniera oculata e non superficiale".

Come l’hanno presa gli abitanti dell’area container?

"Premettendo che non ho ancora ultimato il colloquio con tutti, la maggior parte delle persone interpellate ha espresso incredulità per la chiusura dell’area container; in tutti questi anni hanno ricevuto svariate e vane promesse. Altri hanno espresso timore per il futuro, dovuto al ritorno alla vita normale dopo anni di assistenzialismo. Altre ancora invece parole di apprezzamento, per il ritorno ad una vita dignitosa".

Invece quanti alloggi restano da consegnare?

"Trovo un certo imbarazzo nel dover dichiarare che a sei anni dal sisma ci siano cantieri aperti per la costruzione degli appartamenti in sostituzione delle Sae. Gli appartamenti ancora da consegnare sono in totale 80, di cui 48 in piazzale Battaglia e 32 in contrada Pace, su un totale di poco meno di 200 unità. Ricordo che tutti gli appartamenti dovevano essere consegnati entro l’anno 2019. Il cantiere di piazzale Battaglia è quello rimasto più indietro; abbiamo convocato la ditta per mettere a disposizione più operai e da settimane vigiliamo sulla reale presenza. Per contrada Pace la consegna è slittata ai primi di novembre; il palazzo é pronto, ma la gara del piazzale dove ci sono gli allacci degli impianti (fognatura e energia elettrica) era andata deserta e abbiamo dovuto rifarla".