LORENA CELLINI
Cronaca

Chiazza d’olio in porto, indaga la procura

La capitaneria subito intervenuta per contenere l’inquinamento ed effettuare i primi prelievi. I campioni affidati all’Arpam

La capitaneria al lavoro al porto per contenere la chiazza d’olio

La capitaneria al lavoro al porto per contenere la chiazza d’olio

Allarme inquinamento nelle acque interne al porto cittadino e sul posto ha operato per ore, ieri, il personale della Guardia Costiera, intervenuto per effettuare i campionamenti e tamponare gli effetti della chiazza di olio comparsa in mare, idrocarburi con tutta probabilità, oltre a raccogliere gli elementi entrati a far parte del fascicolo inoltrato dal comandante del porto, Chiara Boncompagni, alla procura di Macerata per l’apertura di una indagine con l’inquinamento come ipotesi di reato.

"Stiamo cercando di capire l’origine di questa chiazza e in via d’emergenza abbiamo proceduto a effettuare noi i prelievi. I campioni verranno poi analizzati dall’Arpam" spiega il tenente di vascello Boncompagni, che ha coordinato le operazioni. A dare l’allarme è stato un diportista che, nel primo pomeriggio di ieri, ha avvistato la chiazza comparire sulla superficie delle acque della rada, visibile dal pontile dell’associazione La Marina, la zona antistante ai capannoni dei canteri, riservata agli attracchi destinati alla nautica da diporto. In un paio di ore si è poi propagata, anche a causa delle correnti marine che l’hanno spinta verso terra.

"Siamo intervenuti – continua la comandante Boncompagni – posizionando pannelli assorbenti per confinare la chiazza. Abbiamo tempestivamente avvertito anche il Comune, che ha provveduto a contattare una ditta specializzata per contenere l’inquinamento. L’obiettivo, nel breve, è limitare i danni ambientali, poi saranno le indagini a chiarire le circostanze ed eventuali responsabilità". Tra le ipotesi plausibili quella di gasolio fuoriuscito da una imbarcazione, per uno sversamento doloso o per un incidente. Dovrà appurarlo la procura a cui è stata inoltrata una comunicazione di reato, contro ignoti al momento. Si attendono a giorni gli esiti degli esami effettuati dall’Arpam sui campioni prelevati da una zona acqua dove, in ogni caso, non è mai consentita la balneazione.

Un altro episodio che sporca l’avvio della stagione estiva perché il Comune di Civitanova ha già dovuto emettere una ordinanza per vietare la balneazione sulla spiaggia sud (tratto antistante il polisportivo) dopo che gli esiti dei campionamenti alla foce del fiume Chienti avevano rilevato contaminazione delle acque. Un provvedimento revocato dopo pochi giorni con il rientro nei limiti di legge dei parametri.

Lorena Cellini