"Chiudere del tutto bar e ristoranti Sia consentito solo l’asporto"

La proposta di Feliciotti (Pd):. Stop anche alle palestre. e i ragazzini indossino sempre. la mascherina durante la lezione

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PORTO RECANATI

"Chiudere al pubblico tutti i bar e ristoranti della città e permettere solo l’asporto, così come è doveroso chiudere le palestre e fare indossare le mascherine agli alunni delle scuole anche quando sono seduti in classe per le lezioni". Sono queste le proposte che Petro Feliciotti (nella foto), vicesegretario del Pd di Porto Recanati, rivolge al sindaco Roberto Mozzicafreddo per fronteggiare l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria Covid e il crescere del numero dei contagi.

"Apprendiamo che il sindaco ha convocato il 29 ottobre un consiglio comunale apposito sui provvedimenti da prendere per l’emergenza Covid – afferma Feliciotti –. Questo fa comprendere che sta sfuggendo la gravità della situazione: viste le ultime proiezioni di crescita elevatissima, reputiamo che l’unica soluzione sia purtroppo la chiusura delle attività che prevedono la presenza di persone in luoghi chiusi senza mascherina, quali di ristorazione e bar che potrebbero comunque continuare a lavorare con consegna a domicilio e da asporto (esclusivamente su prenotazione telefonica). Contestualmente la chiusura di tutte le palestre, e per le attività sportive all’aperto pure la chiusura degli spogliatoi".

Per il dem Feliciotti, sul fronte dell’istruzione è necessario poter introdurre l’obbligo di mascherina durante le lezioni anche quando si resta seduti al banco, dalle elementari in poi. Se ciò non fosse possibile, l’unica soluzione, per il vicesegretario del Pd, è il passaggio alla didattica a distanza, a cominciare già da lunedì. "Riteniamo che la situazione sia estremamente grave – sottolinea Feliciotti – in quanto le terapie intensive si palesano dopo circa due settimane di contagi e dopo tre iniziano i decessi. Dai dati resi pubblici, il numero di contagiati nel nostro paese è relativamente basso, questo è una ragione in più per cercare di salvaguardare con ogni mezzo la situazione. Purtroppo – incalza ancora Feliciotti – non si può agire semplicemente nella speranza che la situazione possa miracolosamente migliorare da sola, e oggi ogni ritardo o mancata misura si rifletteranno come decessi e casi critici fra pochi giorni e porteranno così a misure ancora più stringenti. Situazioni critiche di assembramento nella piazza del paese con una chiusura anticipata dei locali potrebbero verificarsi quasi esclusivamente di sabato e domenica, in questo caso basterebbe un controllo intensificato perché venga rispettato l’obbligo di indossare la mascherina".

Giorgio Giannaccini