
Il bimbo ha mangiato due pizzette e si è sentito male
Civitanova Marche, 20 aprile 2025 – Bimbo di cinque anni mangia due pizzette in un forno in compagnia della mamma e di due suoi amichetti, e accusa una grave crisi respiratoria, dovuta a un’allergia al latte e ai suoi derivati. La mamma del piccolo denuncia la commessa del forno che le aveva servito le pizzette. Il reato ipotizzato è quello di lesioni personali colpose.
Cos’è successo
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, in un forno a due passi da corso Umberto I, a Civitanova. È lì che, poco prima dell’ora di cena, si trovavano una donna di Fermo, insieme al suo bambino di cinque anni, una amica e i figli di quest’ultima. Il gruppetto aveva deciso di mangiare qualcosa, così la mamma del bambino aveva chiesto una pizzetta alla commerciante che si trovava dietro al bancone del forno. Poiché il bambino soffre di una grave allergia al latte vaccino e ai suoi derivati, non notando nessun cartello con la lista degli allergeni, la mamma si era preoccupata di chiedere, anche con insistenza, se nelle pizzette ci fosse tale ingrediente. Ma la fornaia l’aveva rassicurata, garantendo che nei prodotti in questione non c’erano né il latte di mucca né suoi derivati. E così il bambino aveva mangiato due pizzette. Uscito dal forno, il gruppetto si incammina verso il parcheggio dove erano state lasciate le auto. Arrivato alla macchina, il piccolo si era però sentito male, sotto gli occhi spaventati della mamma. Prima aveva iniziato a tossire, manifestando segni di allergia. Poi erano subentrate difficoltà respiratorie e l’orticaria in prossimità del collo e del tronco, con un lieve edema palpebrale. La mamma lo aveva subito soccorso somministrandogli un antistaminico e del cortisone, medicine che la donna porta sempre con sé e che servono al bambino in situazioni di emergenza. Nel frattempo, è partita la chiamata al 118, e pure al forno dove erano stati poco prima. Nel parcheggio passava per caso anche un medico che si è fermato per prestare soccorso, rimanendo vicino al bambino con una siringa di adrenalina in mano, pronta per essere iniettata in caso di ulteriore peggioramento. Sul posto erano intervenute l’ambulanza e l’automedica, che avevano trasportato d’urgenza il piccolo all’ospedale di Civitanova Alta, in codice rosso. Nel frattempo le condizioni del bambino, rimasto ricoverato per tutta la notte e dimesso il giorno dopo, erano migliorate. La mamma, qualche ora più tardi, per lo choc, aveva anche accusato un malore. Il giorno successivo la fornaia aveva contattato telefonicamente la mamma del bambino che, dopo l’accaduto, assistita dall’avvocato Andrea Giustozzi, ha deciso di sporgere denuncia. L’accusa ipotizzata è di lesioni personali colpose.