ERA UN TEMPO
Cronaca

"Ci sono pochi contributi per i centri estivi"

Protestano i genitori per le modalità e le cifre a disposizione: su 118 domande solo 59 famiglie hanno ricevuto il sostegno economico

"Ci sono pochi contributi per i centri estivi"

"Ci sono pochi contributi per i centri estivi"

di Antonio Tubaldi

Era un tempo che il Comune di Recanati organizzava d’estate la famosa colonia marina con circa 250 bambini frequentanti dietro il pagamento di una retta di frequenza molto bassa. L’idea era quella di dare una mano alle famiglie nella gestione dei loro figli con la chiusura della scuola e di garantire ai bambini un mese intero di mare, tanti giochi e una piena socializzazione fra loro. Oggi questo è un ricordo del passato e l’iniziativa ormai è solo lasciata alla disponibilità delle associazioni, per lo più sportive, e il Comune si limita a dare un contributo alle famiglie per aiutarle a pagare la retta di frequenza: 500 euro in caso di disabile senza presentazione dell’Isee e 120 euro per ciascun minore, purché il reddito familiare non superi il limite Isee di 19.627,53 euro. "Si tratta di un contributo che copre circa due settimane di frequenza tra i centri estivi che hanno i costi minori – spiega l’assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini –. Le proposte che vediamo in campo sono molte e diversificate. Abbiamo confermato i contributi dello scorso anno e innalzato il livello dell’Isee per dare più opportunità di accesso". Sono state, però, ben 59 – su 118 domande presentate – le famiglie che non hanno ricevuto neppure un euro di rimborso di quanto speso questa estate per i loro bambini perché i fondi a disposizione, 20.713,33 euro, giunti dal Ministero, non sono stati sufficienti per tutti. "Un contributo che fa ridere e che sembra più un lava-coscienza", commentano alcune mamme che confessano di aver speso quasi 1.000 euro per garantire ai propri figli la frequenza ai centri estivi. Eppure solo l’anno scorso Marco Canalini, Capogruppo di "Vivere Recanati", il gruppo consiliare che fa capo all’ex sindaco Francesco Fiordomo, aveva chiesto, oltre che di innalzare il limite Isee per poter aver diritto al contributo, anche di aumentare i fondi a disposizione visto che "i centri estivi rappresentano senza dubbio un momento educativo importante ed un aiuto concreto e molto atteso dalle famiglie per gestire il lungo periodo delle vacanze scolastiche". Ma quando la coperta è corta – si chiedono in molti cittadini – chi bisogna favorire? Chi ha un Isee basso e questo significa che in una famiglia lavora una sola persona o chi ha un reddito più alto perché entrambi i genitori lavorano e hanno, quindi, un gran bisogno del centro estivo? Comunque chi potrà beneficiare del contributo per poterlo ricevere dovrà rendicontare la spesa sostenuta entro il 2 ottobre consegnando all’Ufficio Servizi Sociali tutta la documentazione.