LUCIA GENTILI
Cronaca

Cibo, botteghe e artigiani: "Vi racconto le Marche"

Giulia Cimarelli, 30 anni di Tolentino e una grande passione per la sua terra "Mi piace mangiare bene: valorizzo e faccio scoprire i piccoli centri coi social" .

Giulia Cimarelli è laureata in Scienze del turismo a Unimc

Giulia Cimarelli è laureata in Scienze del turismo a Unimc

"Ciao sono Giulia, sono marchigiana e me piace magnà". Si presenta così la tolentinate Giulia Cimarelli, 30 anni, Marche food blogger e social media manager freelance di aziende locali marchigiane. Racconta il territorio attraverso il cibo. "Esploro, magno e condivido consigli su dove mangiare tanto e bene nella nostra regione, valorizzando le piccole realtà", spiega la content creator (si occupa di creare contenuti accattivanti). Dopo il liceo scientifico a Tolentino, si è laureata in Scienze del turismo all’Università di Macerata per poi specializzarsi in Comunicazione e culture digitali; nel 2017, a seguito di un corso di social media marketing, ha aperto la pagina Instagram @whattravelmeans_marche (cosa significa viaggiare), in inglese, per la passione legata ai viaggi.

La pandemia però ha cambiato le carte: l’attenzione di Cimarelli è confluita tutta sulle Marche e, da qualche anno, in particolare sul cibo. Oltre alla pagina Instagram, con 28.500 follower, è anche su Facebook (canale che utilizza meno) e Tik Tok; da poco ha anche un sito web www.whattravelmeansmarche.com. Non solo food, però. "Tra artigianale e artigiano, scopri con me le Marche", è il suo invito. "La rubrica #mepiacemagnà è una specie di raccoglitore di posti, dove parlo anche di botteghe e laboratori per mettere in risalto il grande lavoro che c’è dietro", aggiunge.

Giulia, qual è il suo obiettivo? "Voglio rimanere nelle Marche e parlare delle Marche. Il motto delle pagine, "Ciao sono Giulia, sono marchigiana e #mepiacemagnà", mi ha reso più riconoscibile; uso un linguaggio diretto e semplice. C’è bisogno di leggerezza. Magnà be’, mangiare bene, è tra le gioie della vita. Con i post e i video il mio obiettivo è valorizzare il territorio attraverso il cibo, e pure l’artigianato. Il sito racchiude i posti dove mangiare, divisi per provincia; gli alloggi utili per un soggiorno nella nostra regione; gli artigiani; i posti che mi sono stati consigliati dalle persone. E anche realtà commerciali da conoscere, sagre e festival".

"Magno, giro e parlo in maceratese", dice. Perché ha scelto questo dialetto? "Perché è la terra da cui provengo e perché credo che la nostra provincia non venga tanto considerata, è un po’ sottovalutata. Ed è la più terremotata".

Sta diventando un secondo lavoro? "Alcune volte sì. Mi dedico a @whattravelmeans_marche in particolare nei fine settimana. Lo faccio per lo più per passione, ma è capitato anche che alcune strutture mi chiedano di sponsorizzarle. Oppure vengo invitata agli eventi, come è stato per la presentazione del Registro delle ricette marchigiane della Regione o per il Tartufo Nero Festival a Roccafluvione".

Va da sola? "Nei fine settimana mi accompagna il mio ragazzo Francesco, ormai compagno di viaggio. Mi aiuta a fare i video, è di grande supporto. D’altronde anche prima, nei weekend, andavamo spesso alla ricerca di posti diversi".

Il suo piatto preferito? "Le tagliatelle fritte di Monterubbiano, un piccolo borgo in provincia di Fermo. Sono andata in fissa e devo andarci almeno una volta l’anno".

Il complimento che le ha fatto più piacere? "Una ragazza di origini marchigiane che si è trasferita a Padova mi ha detto che, attraverso i miei post, si sente più vicina a casa".

Progetti in cantiere? "Stanno per iniziare alcuni eventi dove unirò enogastronomia e artigianato, cibo e laboratori. Qualcosa di itinerante, per passare un pomeriggio diverso e "andare tutti insieme a magnà".