
Con il prossimo ottobre entrerà in funzione, con una regolare programmazione annuale, il Cinema Gigli che si apre lungo la scalinata che collega vicolo Alemanni con la circonvallazione della città. Oltre a ripulire i muri della scala interna, completamente imbrattati di scritte e disegni poco decorosi, il Comune dovrà acquistare – conferma il sindaco Antonio Bravi – un proiettore digitale dal costo di circa 20.000 euro, oltre ad accollarsi le spese delle utenze e a concedere, infine, un contributo di 7.320 euro al Circolo del Cinema di Recanati che si occuperà di tutto ciò che è necessario per lo svolgimento dell’attività cinematografica, ovvero il noleggio dei film, la Siae, l’attivazione di collaborazioni per la biglietteria, la pulizia e l’ordinaria manutenzione dei locali e naturalmente il noleggio delle pellicole. Il consigliere della Lega Pierluca Trucchia fa presente, però, che già nel maggio di un anno fa c’era stata una proposta di un imprenditore che aveva scelto Recanati per iniziare un’esperienza cinematografica. Alla fine, però, non si è arrivati a un accordo, nonostante diversi incontri con l’amministrazione e un sopralluogo alla struttura. "Abbiamo capito – spiega il sindaco Bravi – che per avviare l’attività cinematografica, almeno all’inizio, serve un contributo del Comune perché in partenza è sicuramente una gestione in perdita. È vero che ci sono state alcune proposte di privati, ma tutte prevedevano la richiesta di un aiuto economico da parte del Comune che, però, ha difficoltà a concedere contributi ad aziende private con scopo di lucro. È per questo che alla fine abbiamo preferito dare la gestione della sala cinematografica per un anno all’associazione del Circolo del Cinema che ha esperienza e capacità e si farà supportare da tecnici per la gestione della sala. In seguito saremo ben felici di valutare la possibilità di affidare la gestione della sala a un privato che non abbia più bisogno di essere supportato dall’aiuto economico del Comune". La struttura conta 99 posti a sedere ed è rientrata nel pieno possesso del Comune a fine 2021 con un accordo raggiunto con l’ex gestore, la famiglia Sabbatini. "Abbiamo visto come sia cresciuta in città la voglia di andare al cinema: quest’anno, per esempio, le presenze a Palazzo Venieri per "Cinema sotto le stelle" sono state molte di più rispetto al passato", conclude Bravi.