Macerata, affitti non pagati al cinema Italia. La Provincia fa causa

Nonostante i numerosi solleciti, l’associazione ha respinto gli addebiti, di qui la scelta di passare alle vie legali

Il presidente Antonio Pettinari

Il presidente Antonio Pettinari

Macerata, 20 maggio 2019 - È un lungo addio con strascico legale quello tra la Provincia e l’associazione concessionaria della passata gestione del cinema Italia. La Provincia ha deciso di costituirsi in giudizio per il recupero di 19.919 euro, quale credito vantato (affitti non pagati) nei confronti dell’associazione culturale e cinematografica «Nuova Cinema» di Macerata, riferito agli anni dal 2012 al 2015. Tutto ha avuto inizio l’11 dicembre del 2006, quando la Provincia sottoscrisse una concessione-contratto per la gestione del Cinema Italia per la durata di sei anni (scadenza dicembre 2012), con possibilità di rinnovo, per seimila euro l’anno.

Tenuto conto del mediocre stato in cui allora si presentava il plesso, si stabilì un meccanismo in base al quale l’affitto veniva compensato dalle spese sostenute per il rinnovo e il miglioramento del locale (oltre ai costi dei giorni in cui la sala veniva usata dalla Provincia). In sei anni la somma complessiva di 37.762,42 euro è stata quasi interamente compensata (restava solo un residuo di 472,97, riferito al 2012). Il 14 febbraio 2012, con una nota inviata alla Provincia, l’associazione chiese di proseguire ulteriormente (cioè anche dopo la scadenza della concessione), la conduzione del cinema, del quale, però lamentava sia eccessivi costi gestionali e conservativi sia la drastica diminuzione degli incassi. Grazie ai contributi elargiti da Provincia (20mila euro), Comune (10mila euro) e Regione (30mila euro), intanto, era stato possibile avviare il processo di digitalizzazione e valorizzazione della sala, anche mediante proiezione in digitale di spettacoli alternativi.

Il 28 dicembre 2012 la Provincia decise di prolungare fino al 30 giugno 2014 la conduzione in scadenza, ma senza precludersi la possibilità di individuare ipotesi gestionali alternative. Trattandosi di una proroga del decorso contratto, venivano confermate le condizioni negoziali esistenti. Con un mail del 21 febbraio 2013 il presidente dell’associazione comunicava di accettare le condizioni di proroga, tanto che poi c’è stata la stipula del contratto. L’associazione, già debitrice di 472,97 euro per la gestione 2012, fin da subito è stata morosa anche per il pagamento dei nuovi canoni. Nonostante la reiterata inadempienza contrattuale, però, alla scadenza del 30 giugno 2014 ha comunicato alla Provincia l’intenzione di proseguire ancora la sua gestione, ma proprio nello stesso mese ha chiuso il cinema. Seguirono trattative infruttuose con la Provincia e dal Comune di Macerata non arrivò il contributo che l’associazione si aspettava. Così le chiavi del locale sono state restituite alla Provincia il 9 dicembre 2015. Nel frattempo, però, gli affitti non erano stati pagati. Nonostante le sollecitazioni il presidente dell’associazione ha respinto ogni addebito in merito alla richiesta di pagamento. Di qui l’azione legale della Provincia. Nel frattempo la gestione è passata alla società Multimovie e il cinema ha riaperto il 2 marzo 2017.