Cinghiali troppo dannosi "Urgono provvedimenti"

A Matelica e zone limitrofe gli agricoltori non sanno più come evitare i danni. Il vice sindaco Cingolani chiede un intervento dell’assessore Carloni

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I cinghiali sembrano essere sempre più numerosi e affamati, visti i danni denunciati dagli agricoltori che nelle ultime settimane, dopo un’estate rovente, vedono attaccare i propri vigneti dagli ungulati. Alle lamentele degli imprenditori agricoltori si è unito il vicesindaco di "Matelica, con delega all’agricoltura, Denis Cingolani, che ha inviato una lettera all’assessore regionale Mirco Carloni. Facendosi portavoce del malcontento diffuso tra gli operatori del settore agricolo, Cingolani dichiara a chiare note: "Raccogliamo ormai quotidianamente lamentele da parte dei nostri concittadini che segnalano importanti danni alle colture a causa dei cinghiali, in queste ultime settimane soprattutto a vigneti e coltivazioni di girasoli. Per molti la situazione è diventata insostenibile, in quanto nemmeno le recinzioni elettrificate sembrano più contenere le numerose mandrie di cinghiali. Per questo motivo – sostiene – chedo che l’assessore regionale Carloni autorizzi una selezione per uscire da quella che per molti è una vera e propria situazione di emergenza. Chiaramente, è importante rispettare e salvaguardare la fauna e l’ecosistema in generale, ma allo stesso tempo è necessario anche tutelare i beni delle tante famiglie che fanno dell’agricoltura la propria attività principale". Una precisazione quest’ultima doverosa dopo le lagnanze dei giorni scorsi, quando battute di caccia sono state organizzate nella zona montana. La guida naturalistica Maria Cristina Mosciatti in merito ha manifestato il suo disappunto di fronte a gruppi in visita nella zona del San Vicino. "Come associazioni di volontariato – ha asserito la Mosciatti – stiamo organizzando iniziative per rispettare e far vivere in sicurezza la montagna, ma poi ci si ritrova in mezzo alle braccate con cartelli di avviso messi pure tardi, uccidendo così il turismo dell’entroterra, che prova a ripartire tra tante difficoltà dopo il sisma del 2016 ed il Covid". L’assessore regionale Carloni, che per il momento ha preferito non rispondere alla missiva di Cingolani, glissando dietro ad un "non comment", ha rinviato alle disposizioni che l’amministrazione regionale sta mettendo in piedi per contrastare il fenomeno dei cinghiali "con ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e piani di controllo e selezione nelle aree protette". Per quanto riguarda poi la caccia di selezione al cinghiale si potrà svolgere fino al prossimo 29 settembre a tutte le classi ad eccezione delle femmine.

Matteo Parrini