
Depositate lo scorso 6 maggio in Comune le 349 firme raccolte in meno di un mese dal comitato spontaneo "Università,...
Depositate lo scorso 6 maggio in Comune le 349 firme raccolte in meno di un mese dal comitato spontaneo "Università, territorio e futuro", per la petizione a tutela del patrimonio delle università pubbliche del territorio. Alla base dell’iniziativa c’è la contrarietà all’istituzione di corsi della Link campus university nelle Marche, palesatasi lo scorso febbraio, dopo il parere favorevole della Regione ai corsi a Fano, Ascoli e Macerata, e in un momento in cui il ministero ha tagliato fondi anche ai 4 atenei marchigiani. Ieri hanno presentato l’istanza i promotori: l’avvocato Bruno Pettinari, da cui è partita l’idea, Costantino Mariani, Luciano Antonini e Clara Maccari;tra i coordinatori anche Maria Chiara Invernizzi, docente Unicam. "Università, territorio e futuro" ha criticato il recente passato giudiziario collegato alla Link su presunti "esami facili", dichiarando come alcuni sindacati li definiscano veri "atenei profit", basandosi su tasse d’iscrizione molto alte che non tutti possono permettersi. Un sistema che si è espanso negli ultimi anni. Per Mariani quella comunicata nelle Marche è "un’iniziativa ancora non precisata, e pericolosa per una università come Camerino. Un conto è una struttura che, oltre alla tradizione storica, ha una base consolidata di natura organizzativa, una valenza scientifica e di ricerca, e altro conto è un’istituzione che si regge su situazioni esclusivamente commerciali ed equivoche". C’è una ragione dietro alla presenza della Link nelle Marche che non è logica, secondo Antonini: "La motivazione è la necessità di avere più medici. Penso che il problema del sistema Italia sia di dover garantire laureati di qualità. Qualità erogata da università con precisi standard di funzionamento, come Ancona per medicina, in particolare col rapporto tra docente e studente e la presenza a lezione per le discipline principali. Riteniamo che il ruolo del servizio pubblico sia fondamentale e vada potenziato". "Qualcuno dice che servono più medici, benissimo, ma allora laureiamo più medici, non più università" ha aggiunto Mariani. Il consiglio comunale di Camerino ha approvato a maggioranza un documento di sostegno a Unicam, e sulla stampa l’amministrazione ha specificato che non significa una chiusura alle private. Il comitato ritiene che così non si affronta la questione: "È un po’ preoccupante che non siano riusciti ad approvare un documento unitario".