"Cittadino italiano dopo 32 anni, è un sogno"

Mhammed Diani è arrivato dal Marocco nel 1990, mesi fa aveva denunciato la mancanza di risposte al Carlino: "Ora sono contentissimo"

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di Paola Pagnanelli

Dopo 32 anni, finalmente ce l’ha fatta. "Venerdì mattina in Comune ho giurato sulla Costituzione: ora sono cittadino italiano, è un sogno realizzato". Con grande emozione il 53enne Mhammed Diani, originario del Marocco ma dal 1990 residente in Italia. "Ho sempre lavorato qui, qui c’è la mia famiglia" aveva raccontato Diani lo scorso gennaio quando, pur avendo tutte le carte in regola, non aveva ottenuto risposte alla sua richiesta di essere cittadino italiano". A Macerata è arrivato venti anni fa e in tanti lo conoscono, anche per via del suo lavoro di corriere, che lo porta a contatto con la gente. In Italia era arrivato con la prima legge Martelli: per entrare in Italia, ci voleva un milione di lire. "Ho avuto subito i documenti e ho iniziato a fare tanti mestieri. In Puglia ero in un allevamento, a Torino ho lavorato al mercato della frutta. Poi a Mantova, a Brescia da mia sorella, lavorando nei magazzini Calzedonia". In cerca però di una città più piccola, è arrivato a Macerata nel 2001; assunto da una ditta per le consegne, da qui non si è più mosso. "I maceratesi mi hanno accolto bene, e mi piace il lavoro che mi fa incrociare tante persone. Ormai in Marocco non ho più nessuno, la mia casa è questa, con mia moglie e i miei bambini, nati in Italia". Per un immigrato in regola, la cittadinanza non è necessaria. Ma Diani ci teneva perché a questo paese è legato come e più di chi ci è nato. Così nel 2017 aveva avviato la pratica depositando i documenti necessari. Ma non aveva mai avuto risposta, tanto che a gennaio aveva sollevato il caso attraverso il giornale. "Per me la cittadinanza sarebbe un premio. Altri immigrati, arrivati dopo di me, ce l’hanno già. Anche io la vorrei tanto, sarebbe un motivo di grande orgoglio poter dire che sono italiano. Io mi sento italiano". E le sue parole non erano cadute nel vuoto. La pratica infatti è stata completata e Diani, come era suo diritto, è stato dichiarato cittadino italiano. Davanti al sindaco Sandro Parcaroli ha giurato fedeltà alla Costituzione. "Sono ancora emozionato – racconta –. Il sindaco è stato gentilissimo, mi ha detto che avrebbero dovuto darmi la cittadinanza anni fa, che me la meritavo, si è scusato per il ritardo ma so che non è colpa sua. Ora sono contentissimo".