"Civitanova, giù le mani dall’ospedale La Fiera deve funzionare a pieno regime"

Civitanova va verso i 500 contagi (ieri 473) e il pronto soccorso dell’ospedale scoppia. "Nel reparto stanno con l’acqua alla gola e immagino sia così anche in altri ospedali in provincia, al momento quella con il maggior numero di casi Covid. Ma la soluzione non è trasformare la struttura cittadina in un presidio Covid, perché significherebbe perdere servizi". Francesco Micucci, ex consigliere regionale Pd, chiede alla giunta Acquaroli "che passi dagli annunci di innesto di personale medico straordinario ai fatti e che dall’Area Vasta 3 e anche dalle altre aziende sanitarie vengano messi a disposizione operatori. Tutti cedano un po’ di personale per evitare che Civitanova resti schiacciata, perché sento da più parti la possibilità che l’ospedale possa diventare Covid. Però adesso non siamo nelle stesse condizioni dello scorso marzo. Adesso c’è la Fiera Covid". Sul Covid Hospital Micucci qualche sassolino dalle scarpe se lo vuol togliere. Fu lui, con l’ex governatore Luca Ceriscioli, a individuare questa soluzione e a scegliere la collaborazione con Guido Bertolaso. Tra chi la contestò anche il partito dell’attuale presidente Francesco Acquaroli, Fratelli d’Italia, che davanti alla fiera organizzò una manifestazione di protesta. "Va messa – dice – a pieno servizio, solo così si salvaguardano gli ospedali no Covid, ma serve un’iniezione straordinaria di personale. La richiesta dell’Umbria? Non si può ragionare con logiche territoriali, ma non posso non rilevare che le scelte fatte dalla giunta di centrosinistra oggi vengono utilizzate per risolvere i problemi di una regione di centrodestra".