"Civitanova, ora ti presento Pedro Che onore danzare nella mia città"

La giovane ballerina Laura Gazzani sarà protagonista stasera al teatro Rossini. "Finalmente a casa".

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(Chiara Castellucci) e una ragazza di belle speranze (la civitanovese Laura Gazzani): ecco cosa propone "Civitanova Danza", alle 21.30 di oggi, al teatro Rossini. Riflettori puntati su "Verso la specie. Ballo della compagnia Mòra", opera della Castellucci, autrice di una danza rituale, senza tempo e di grande rigore. Coreografa "sobria, seria, minimalista ed esigente che lavora con sacralità alla sua arte", come si legge nelle motivazioni che le sono valse il Leone d’argento 2020 alla Biennale di Venezia. Si tratta di una produzione della "Socìetas", compagnia fondata dalla Castellucci, che muove dal proposito coreografico di rintracciare e riprodurre l’affiorare di immagini essenziali e generali, appena definite per essere distinte. I danzatori – Sissj Bassani, Silvia Ciancimino, René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo Zimmermann – sulla musica di Stefano Bartolini assumono figure ritenute nel ricordo, o forme che si rifanno a una memoria genetica profonda, che soltanto la fisicità, con la sua specifica memoria, può estrarre. "Mòra", la compagnia diretta dalla stessa Castellucci, è intitolata a quella minima pausa – detta "mòra" – necessaria per distinguere due suoni e ha come scopo lo studio e poi la prassi del movimento ritmico. Ad apertura di serata il festival, fedele al suo ruolo di talent scout, propone "Pedro", lavoro della giovane coreografa Laura Gazzani, che debutta nella sua città. E allora c’è magari anche tanta ansia alla vigilia. "È la prima volta – dice – che danzo nella mia città ed è per me un onore e un orgoglio. Insomma, finalmente a casa". Gazzani è tornata in Italia da un anno e mezzo, dopo avere studiato e lavorato all’estero.

"Presento uno studio, si tratta di un lavoro ancora in divenire, nel quale mostro un modo di vedere il mondo e di viverlo. Tutto è nato da un invito di Lisa di Gilardino (del "Santarcangelo festival"), durante le letture delle poesie di Franco Erminio, e in un mio periodo di crisi".

Ed ecco "Pedro", un titolo un po’ particolare.

"Lo so, però non avevo pensato al titolo e quando Lisa me lo ha chiesto, le ho indicato il nome del mio maestro di piano".

Ci si è messo di mezzo il Coronavirus a complicare la genesi del lavoro, che così è stato interrotto, fino a quando è arrivata un’altra opportunità.

"In effetti Civitanova Danza mi ha dato una grossa spinta".

Stare sul palco, muoversi accompagnata dalle note, creare suggestioni: sono momenti imprescindibili per Gazzani, che a volte sono in netto contrasto con tanti altri momenti pure legati alla danza.

"Quando esci dalla fase accademica – ricorda la coreografa –, devi fare audizioni e magari ti senti dire che non sei quella che cercano, perché hai una fisionomia particolare o per il tuo carattere. La danza è bella, è libertà, poesia e come tale dovrebbe essere vissuta, perché oltretutto fa bene ed ecco perché tutti dovrebbero danzare".

Biglietti: 10 euro

Info: 0733.812936

Lorenzo Monachesi