Clamoroso, il Rione di Contro: "Rinunciamo al Palio dei Castelli, troppi ’no’ dall’associazione"

"Rinunciamo al Palio dei Castelli". Parole che sembrano un’eresia per il presidente del Rione Di Contro, Stefano Stefanelli, sua moglie Paola Cetoretta, e il consiglio direttivo. Eppure le pronuncia, non senza amarezza. La decisione deriva da uno sgarbo ricevuto dall’Associazione Palio dei Castelli. "L’8 aprile - ha spiegato Stefanelli - abbiamo chiesto se potevamo, come da tradizione, aprire la taverna del rione Di Contro al chiostro di San Domenico, dove la facciamo da 20 anni. E la presidente, Graziella Sparvoli, ci ha testualmente risposto “no, poi vi spieghiamo“. Poi abbiamo anche chiesto se era possibile organizzare il Palio dei Bambini, ma ci è stato risposto negativamente anche in questo caso. Altri rioni hanno accettato le condizioni mentre noi abbiamo cercato di spingere perché l’edizione di quest’anno fosse completa". Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio i primi malumori da parte del Rione di Contro: "Ci sono arrivate le prime voci che l’associazione Palio dei Castelli aveva affittato il chiosco di San Domenico per aprire loro la taverna. Ma nessuno ci ha comunicato qualcosa in maniera ufficiale. Ad una seconda riunione siamo tornati a chiedere di poter organizzare la nostra taverna e nuovamente non abbiamo ricevuto risposta. Per noi questo comportamento è illogico, tanto più da parte di una associazione. Ad oggi noi aspettiamo ancora una spiegazione". Una decisione sofferta quella di non partecipare affatto al Palio che "è stato difficile spiegare anche ai bambini - dicono Paola Cetoretta e Amanda Giuliani - che non vedevano l’ora di rivivere questa tradizione dopo due anni di stop. A nostro avviso vengono meno tutti i valori etici che dovrebbero essere propri di una associazione. È fatta per unire o disgregare?".

Gaia Gennaretti