FRANCO VEROLI
Cronaca

Classi sempre più vuote. Spariti 4mila alunni in dieci anni: "È l’effetto della denatalità"

Nel 2013 in provincia gli iscritti erano 44.866, quest’anno siamo scesi sotto quota 41mila. Calano gli studenti negli istituti di tutti gli ordini, in controtendenza soltanto le superiori.

Classi sempre più vuote. Spariti 4mila alunni in dieci anni: "È l’effetto della denatalità"
Classi sempre più vuote. Spariti 4mila alunni in dieci anni: "È l’effetto della denatalità"

di Franco Veroli

Nell’arco di un decennio, dal 2013 al 2023, in provincia di Macerata gli iscritti ai diversi ordini di scuola sono passati da 44.866 a 40.791, facendo registrare un calo drastico di 4.075 unità. È un numero, proprio nel giorno in cui gli alunni tornano sui banchi, che merita più di una riflessione, poiché il processo di denatalità, in atto da tempo, scava nascosto come una talpa: quando gli effetti vengono alla luce quasi sempre è troppo tardi per contenerli. Un’analisi approfondita svela che la situazione è ben più grave di quella che emerge dai numeri generali. Se nel 2013, infatti, in provincia gli iscritti alla scuola dell’infanzia erano 7.673, quest’anno sono 5.566, 2.107 in meno; alla primaria si è passati da 13.770 a 11.851, 1.919 in meno; alle medie da 8.588 a 8.026, 562 in meno. E poco conta il fatto che alle superiori gli iscritti sono aumentati da 14.835 a 15.348, 513 in più: non solo l’incremento è modesto, ma è frutto del fatto che queste scuola hanno finora "assorbito" i numeri della crescita precedente.

Sulla base della tendenza in corso, però, nell’arco di un paio d’anni imboccheranno – inevitabilmente – la strada della discesa anche nelle scuole superiori. D’altro canto, se nel 2013 in provincia sono venuti al mondo 2.630 bambini, nel corso del 2022 i nati sono stati 1.849, 781 in meno, non c’è da meravigliarsi. Nelle Marche, nel 2013 gli iscritti alla scuola dell’infanzia erano 42.646, nel 2021-2022 sono diminuiti a 31.797. È uno scenario cupo, dunque, quello che si prospetta, un contesto nel quale c’è anche chi – per ora a voce bassa – si chiede se non sia il caso di evitare la costruzione di nuove sedi scolastiche nei vari comuni della provincia, poiché potrebbero non esserci abbastanza studenti che le frequentino. Certo, il ministero dell’Istruzione potrebbe approfittarne per cancellare una volta per tutte le cosiddette classi pollaio, con sicuri benefici per l’attività didattica, ma l’obiezione è sempre la stessa: mancano le risorse. Mauro Pelagalli, direttore del Dipartimento Materno Infantile e primario di Ostetrica e Ginecologia dell’Ast di Macerata, ribadisce quanto già aveva segnalato tre anni fa: "Quello della denatalità è un problema severo. E va sottolineato che l’impatto più forte non è quello immediato, ma quello di medio-lungo termine. Se in un punto nascita i parti diminuiscono, ad esempio, di cento unità, questo significa che ci saranno cento iscritti in meno alla scuola materna, poi alle elementari, e via a seguire. Così le scuole, diminuendo il numero degli studenti, vedranno accorpate le sedi. Lo stesso discorso vale per i punti nascita: se scendono sotto a mille parti l’anno perdono anch’essi la condizione per restare autonomi e, quindi, rischiano l’accorpamento".

Alla vigilia della prima campanella, è arrivato il messaggio agli studenti di Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia: "Domani (oggi, ndr) i nostri ragazzi torneranno sui banchi di scuola per il nuovo anno scolastico e a loro va il mio più grande in bocca al lupo per l’avvio o il prosieguo di un percorso didattico ma anche umano e di confronto. L’auspicio è che studentesse e studenti comprendano l’importanza dello studio e dell’istituzione scuola per il loro futuro e che si rendano conto di essere fortunati e privilegiati, soprattutto in questo periodo storico, a poter studiare in luoghi adeguati e con docenti che hanno a cuore il loro percorso. A loro auguro di non disperdere questa opportunità e approfittare delle possibilità che hanno all’interno del contesto scolastico per costruire un futuro migliore per loro e per gli altri. Buon anno scolastico a tutti".