"Con i negozi chiusi la Ztl diventa inutile"

Il barbiere Semplici di Montemorello continua la sua battaglia: "I miei clienti non sono turisti, ma i recanatesi che non riescono più ad arrivare"

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Fabio Semplici, il barbiere di Montemorello di Recanati, il quartiere dove sorge la nobile dimora di Leopardi, non abbandona il fronte della protesta contro la Ztl entrata in vigore il 29 giugno scorso. Anche a rischio di apparire come l’ultimo soldato giapponese che non lascia la trincea pur a guerra finita, continua a tenere alta la protesta. Ogni giorno pubblica sul suo sito social foto che testimoniano la desolazione in cui è piombato il suo quartiere dopo la chiusura al traffico dalle ore 11 di mattina alle 15 del pomeriggio. Una battaglia in solitudine anche se a pensarla come lui è la maggioranza dei commercianti che, però, ha sotterrato l’ascia di guerra. "Io no - ci dice - almeno finché non mi dicono a che cosa serve la Ztl di giorno se la maggior parte dei negozi a quell’ora sono chiusi o addirittura vanno in ferie. Per me, va istituita quando c’è un importante afflusso di turisti e non per 3-4 mesi continuativi". La sua è un’attività, rimarca, che non vive certo di turismo, ma i clienti sono i recanatesi che non riescono a raggiungere la sua bottega con una certa facilità e così si rivolgono altrove. "Da quando scatta la pedonalizzazione del mio quartiere, sono in barberia a girarmi i pollici. Ho famiglia, non ho uno stipendio mensile o pensione, ma vivo di quello che guadagno ogni giorno. Se l’Amministrazione ha a cuore quei pochi negozi e attività artigianali rimasti aperti, deve pensare di tutelarli e facilitarli nel loro lavoro". Inoltre, sottolinea ancora Semplici, "io non capisco proprio perché la ztl scatti in orari diversi a seconda del luogo: le regole debbono essere uguali per tutti e non è possibile che ci siano zone di serie A e quelle di serie B e guarda caso fra quest’ultime il rione di Montemorello è sempre il più penalizzato".

Il dibattito è aperto e per ogni foto pubblicata da Semplice si scatenano i commenti più vari e non mancano neanche qualche sfottò: molti si dichiarano d’accordissimo con la Ztl decantando le bellezze della città, i dati ambientali, il piacere di una passeggiata per ammirare le vetrine e fare shopping. A chi fa notare che le vie del centro storico sono vuote non tanto per la Ztl quanto per il caldo di questi giorni e per la crisi e il Covid che hanno convinto molti a limitare le proprie vacanze, Fabio Semplici ha la risposta pronta: "Ma allora a cosa serve la Ztl di giorno se i negozi sono chiusi, i turisti stanno a mangiare al mare visto il caldo che fa e a piedi è impossibile camminare? Lasciamo che almeno i recanatesi possano arrivare in centro comodamente con la loro auto perché mi chiedo ad un ipotetico cliente di un bar o negozio o tabaccheria chi glielo fa fare di parcheggiare fuori dal centro e andare a piedi? È come fare la ztl in mezzo al deserto".

Asterio Tubaldi