Con la Polaroid un mosaico di emozioni

Inaugurata a Palazzo Buonaccorsi la mostra del fotografo Maurizio Galimberti: grandi personaggi visti in modo particolare

Migration

di Marta Palazzini

"La fotografia è una medicina emozionale, lasciatevi sorprendere". Tra gli eventi di punta dell’estate maceratese, c’è la mostra inaugurata ieri ai musei civici di Palazzo Buonaccorsi delle opere del fotografo contemporaneo Maurizio Galimberti, curata da Denis Curti: l’esposizione, che è stata allestita nelle sale temporanee, sarà visitabile fino al 4 settembre e ha come titolo ’Il mosaico del mondo’, che richiama il metodo artistico del celebre fotografo, quello di comporre e scomporre gli scatti delle Polaroid, creando così nello spettatore l’effetto di trovarsi proprio di fronte a un mosaico: la mostra raccoglie opere raffiguranti grandi personaggi della cultura italiana che "hanno lasciato il segno", tra cui Gillo Dorfles, Lalla Romano e Mario Giacomelli; in una sezione sono esposte le opere tratte da "Paris 2019" della collezione privata di Alberto Marcelletti di Tolentino e di cui è stata presentata la pubblicazione omonima, insieme al volume "Il mosaico del mondo: la mia vita messa a fuoco" (Marisilio editore).

"È sempre un privilegio poter esporre in luoghi come questi, Macerata è una città meravigliosa – ha detto Galimberti -. Ho scelto la Polaroid perché trovo che nelle imperfezioni ci sia sempre della bellezza, e poi perché sin da piccolo mi piaceva trascorrere del tempo nella camera oscura, era una mia intima necessità. Ho cercato di fotografare quei personaggi e quei momenti che hanno lasciato il segno: lasciatevi emozionare dalla fotografia".

’Il mosaico del mondo’ è frutto della rinnovata collaborazione tra l’assessorato alla cultura di Katiuscia Cassetta e l’associazione fotografica Effetto Ghergo di Montefano, che lo scorso anno era sfociata nell’esposizione delle opere di Daniele Duca nel Corridoio Innocenziano dello Sferisterio. "Questa mostra fa parte di un progetto di valorizzazione di un luogo meraviglioso – ha spiegato l’assessore Cassetta -. È dal nostro insediamento che cerchiamo di promuovere la cultura contemporanea: l’esposizione fa parte di ‘Buon’estate’, la rassegna di arti performative, attraverso cui cerchiamo di creare un modo nuovo di approcciare all’arte". Portare qui una mostra del maestro Galimberti è una grande emozione – ha aggiunto la presidente dell’associazione Effetto Ghergo, Claudia Scipioni -. Il Festival di fotografia Montefano è arrivato alla sua settima edizione e grazie anche alla collaborazione instaurata con il Comune di Macerata ha arricchito il suo prestigio". "Macerata è molto viva culturalmente, ma ci mancano dei contenitori culturali – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -, ed è su questo che la giunta sta lavorando, per aumentare gli spazi. La città è viva e partecipe e questo è uno degli obiettivi che ci eravamo dati".