Con Maria Falcone per un Paese migliore

Incontro con la sorella del magistrato e videointerviste di uno studente a testimoni chiave. In dono una delle gemme dell’albero simbolo della lotta alla mafia

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di Chiara Gabrielli

Giornata della cultura civile promossa dall’Università di Macerata nel trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio: ospite d’onore Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia e presidente della Fondazione Falcone. L’incontro con la docente e attivista antimafia, in programma mercoledì alle 10.30 al teatro Lauro Rossi, sarà l’evento clou della Giornata dedicata alla legalità e vedrà protagonisti 400 ragazzi delle scuole superiori delle province Macerata e di Ancona, a coronamento del progetto di orientamento al sapere etico e alla cultura civile voluto da Unimc, che prevede attività di formazione in serie pensate e coordinate dalle professoresse Rosita Pretaroli, Benedetta Barbisan e Natascia Mattucci, con lezioni e laboratori ad hoc contro ogni forma di discriminazione, violenza e ingiustizia.

Sempre mercoledì, un momento speciale sarà dedicato alle riflessioni sulle videointerviste "Storie di legalità" realizzate dallo studente Tommaso Santilli, che a Palermo ha incontrato testimoni-chiave delle stragi e attivisti: Renato Accorinti, ex sindaco di Messina, Angelo Di Liberto, autore del libro "Il bambino Giovanni Falcone. Un ricordo d’infanzia", Arianna Cona, che ha vissuto in prima persona le stragi di Capaci e via D’Amelio, Daniele Anselmo, presidente della Fondazione Salvare Palermo, suor Fernanda Di Monte, giornalista e attivista.

"Per noi è un grande onore ospitare la professoressa Falcone – sottolinea il neo rettore John Francis McCourt, accanto a lui il direttore dell’Università Mauro Giustozzi -, con questo progetto miriamo a una crescita della coscienza civile diffusa in difesa della legge e della Costituzione e oggi (4 novembre), giorno in cui si ricordano i caduti delle guerre, ricordiamo il ‘Falcone-soldato’, morto per questo Paese". "L’iniziativa di mercoledì è una tappa di un progetto più ampio – le parole di Pretaroli -, che ci porta dentro le scuole. La Fondazione Falcone ci ha concesso il patrocinio. Tanti i canali attraverso cui trattiamo il tema della legalità, tra cui lo studio del diritto e della Costituzione, la scrittura, l’arte, l’economia, la sociologia, le scienze politiche".

"Sono stato testimone con i miei occhi e con il mio cuore della giornata del 23 maggio a Palermo – spiega Santilli -, il tema della legalità si radica nelle nostre esperienze quotidiane e assume diverse forme e sfumature. Lavoriamo per un Paese migliore, grazie anche a istituzioni come l’Università".

Sempre mercoledì, il comandante dei carabinieri forestali delle Marche, Giampiero Andreatta, consegnerà alla città una delle gemme dell’albero di Falcone, il famoso fico che cresce davanti alla casa del giudice a Palermo e diventato simbolo della lotta dello Stato contro le mafie. L’iniziativa "Un albero per il futuro" prevede la messa dimora nelle scuole, nei comuni e nelle Università di 500mila piantine ricavate dalla pianta madre. "Questi primi giorni sono frenetici – sottolinea McCourt, fresco di insediamento -, ma anche ricchi di soddisfazioni, stamattina (ieri) ho incontrato il presidente della Regione Acquaroli e il vice rettore dell’Università di Camerino. Anche la prossima settimana sarà piena di cose belle, a iniziare dalla presenza di Maria Falcone. Incontrerò poi i rettori di altri atenei marchigiani, un segnale di apertura e di volontà di collaborazione. Sono giornate entusiasmanti".