Concorso al Cosmari, c’è una doppia diffida

La selezione annullata per il nuovo direttore generale del consorzio: ora il primo in graduatoria chiede l’assunzione e i danni

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di Franco Veroli

Si era piazzato al primo posto nella graduatoria del concorso per la scelta del nuovo direttore del Cosmari. Poi, però, quella selezione è stata annullata dall’assemblea dei soci, che hanno bandito un nuovo concorso, con le prove in corso di svolgimento (degli undici aspiranti al ruolo, dopo le prove scritte e orali, ne sono rimasti otto). Ma Roberto Pierantoni, dirigente pubblico, non ha mai accettato l’esclusione, ritenuta illegittima. Così ha inviato due diffide ai vertici di Cosmari srl: una circa due mesi fa, con la quale chiedeva di sospendere l’iter del nuovo concorso e un risarcimento per i danni subìti; la seconda, invece, circa una settimana fa, visto che Cosmari srl ha tirato dritto per la sua strada. Pierantoni chiede l’annullamento degli atti con i quali è stato annullato il precedente concorso, che l’aveva visto come vincitore, la nomina a direttore generale e i danni. I vertici della società, però, non sembrano essersi scomposti, tenuto anche conto del fatto che sabato prossimo ci sarà la prova attitudinale, con la quale sarà completata la seconda procedura concorsuale, dalla quale uscirà il nome del nuovo direttore generale. Facile prevedere, dunque, che la controversia finirà davanti al giudice, in tribunale. Come si ricorderà, la vicenda è iniziata diversi mesi fa, in relazione al pensionamento dell’attuale direttore, Giuseppe Giampaoli, con un bando di concorso attraverso il quale individuare il successore. L’assemblea dei soci del 13 dicembre ha deciso di annullare il concorso che era stato espletato per scegliere il nuovo direttore generale, una decisione che era arrivata dopo una vivace discussione, anche perché contestata da diversi sindaci. Cosmari, infatti, aveva pubblicato un bando per selezionare il nuovo direttore, prevedendo dei criteri e dei requisiti specifici. Fatto il concorso, però, il nome in testa alla graduatoria è risultato quello di un professionista (Pierantoni, appunto) che, secondo Cosmari srl, non presentava la specializzazione tecnica necessaria a coprire quel ruolo. Così, in forza di una clausola contenuta nello stesso bando, si era deciso di procedere all’annullamento, con tanto di polemiche. Sembrava che la questione fosse finita lì. Ma è chiaro che non è così.