CHIARA MARINELLI
Cronaca

"Consegne ogni quindici giorni dalla capitale"

Un ruolo fondamentale nell’operazione denominata "Los Pollos", che ha stroncato un flusso ingente di droga da Roma destinato a rifornire...

Umberto Paglioni, comandante della stazione di Cingoli, in prima linea nella maxi inchiesta (foto Calavita)

Umberto Paglioni, comandante della stazione di Cingoli, in prima linea nella maxi inchiesta (foto Calavita)

Un ruolo fondamentale nell’operazione denominata "Los Pollos", che ha stroncato un flusso ingente di droga da Roma destinato a rifornire le piazze di spaccio del Maceratese e dell’Anconetano lo hanno giocato i carabinieri di Cingoli, città che era la centrale dello spaccio. Profondi conoscitori del territorio, i carabinieri guidati dal comandante Umberto Paglioni hanno intercettato i flussi di droga attraverso controlli alle auto, intercettazioni e pedinamenti.

Quella dell’altroieri è stata una imponente operazione anti-droga, che ha visto impegnati numerosi carabinieri...

"Sono rimasto particolarmente soddisfatto di tutte le operazioni della fase esecutiva del provvedimento – spiega Paglioni –: si sono svolte come previsto e a poco di piu’ di due ore e mezzo dall’inizio delle attività siamo riusciti ad assicurare tutti gli indagati alla giustizia. Cento uomini di reparti diversi si sono mossi sincronicamente".

Che ruolo ha avuto la stazione dei carabinieri di Cingoli?

"Altro aspetto fondamentale è stata la completa e perfetta sinergia tra la stazione dei carabinieri ed il nucleo investigativo, due reparti "diversi" che si sono integrati alla perfezione, sotto la guida costante e scrupolosa della procura di Macerata".

Con l’operazione dell’altroieri è stato inferto un duro colpo al traffico di droga tra la capitale, la nostra provincia e quelle limitrofe.

"Sì, è vero. E l’indagine ha confermato i canali di approvvigionamento esterni alla nostra provincia".

Come si muovevano gli spacciatori stanati nel corso dell’operazione?

"Nel corso delle indagini sono stati arrestati dei corrieri che hanno garantito un flusso costante di stupefacenti sul territorio. La droga veniva importata da Roma ogni dieci, quindici giorni e poi veniva stoccata in luoghi sicuri, nelle campagne di Cingoli".

I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare sono per la maggior parte ragazzi. Il più giovane ha venti anni. Un segnale che fa riflettere. Cosa si sente di dire in merito alla questione giovani e droga?

"Sono rimasto particolarmente colpito dai ringraziamenti e dall’entusiasmo di alcuni genitori che hanno visto nell’attività svolta un concreto aiuto per i propri figli. L’Arma dei carabinieri, nell’ambito del progetto della cultura della legalità, collabora con tutte le scuole di ogni ordine e grado incontrando i giovani con l’obiettivo di accrescere in loro la consapevolezza e il rispetto delle regole".