Contagi che fanno preoccupare

Marcata crescita dei casi per 100mila abitanti, arrivati a quota 848,20. Incremento di 5 ricoveri al giorno

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di Franco Veroli

Sono sempre in ascesa i numeri della pandemia nelle Marche. L’incidenza dei casi per 100mila abitanti, il parametro più rilevante per capire quale sia la tendenza, ieri ha toccato quota 848,20. Una settimana fa era a 496,94, vale a dire che non solo c’è stata una crescita, ma questa è stata anche particolarmente marcata.

Stesso discorso per gli altri parametri: il 25 giugno si contavano 79 ricoverati, ieri erano 112 (anche se in gran parte nei reparti non intensivi), 33 in più, un incremento medio di quasi 5 ricoveri al giorno; una settimana fa le persone in quarantena erano 9.769, ieri sono salite fino a 17.063, 7.294 in più, un incremento medio di 1.040 persone al giorno.

I dati del 2 luglio dell’Osservatorio epidemiologico delle Marche dicono che sono stati processati 4.552 tamponi. Quelli risultati positivi sono 2.057, il 45,1%, in lieve calo rispetto al 46,7% del giorno prima: 332 in provincia di Pesaro – Urbino, 655 in provincia di Ancona, 404 in provincia di Macerata, 233 in provincia di Fermo, 296 in provincia di Ascoli Piceno e 137 i casi fuori regione.

La pressione sul sistema sanitario per ora si mantiene a livelli accettabili e gestibili, ma se l’aumento dei contagi non rallenta o, meglio, non si arresta, potrebbe crearsi delle difficoltà, anche in relazione al fatto che la disponibilità di personale, già cronicamente carente, nel periodo estivo è ridotta. Qualcuno scommette sul fatto che la curva raggiunga il picco entro la metà del mese, per poi iniziare la discesa; i più pessimisti pensano che invece arriverà alla fine di luglio. Intanto, negli ambienti sanitari ogni mattina si attende con trepidazione il bollettino giornaliero dei contagi e ci si confronta su come organizzarsi in caso di ulteriore peggioramento della situazione.