
Si parte mercoledì 18 giugno, alle 8,30 con la prima prova scritta
Fine delle lezioni nelle scuole della provincia, tranne in quelle dell’Infanzia che proseguono fino al 30 giugno, giusto in tempo per lasciare spazio – in tanti casi – all’allestimento dei seggi elettorali per il referendum. Per gli studenti dell’ultimo anno delle Superiori si tratta di una "pausa", visto che presto torneranno sui banchi per sostenere l’esame di Stato. Nei giorni scorsi il Ministero dell’istruzione e del merito ha reso noti i numeri di quello che è considerato da tutti un primo passaggio importante della propria vita. In provincia di Macerata quest’anno i candidati alla Maturità sono 2.836 (120 in meno rispetto al 2024), la maggior parte dei quali (1.483), come ormai da diversi anni, è concentrata nei licei, con in testa lo scientifico, seguito dal linguistico, scienze umane, classico, artistico e coreutico; seguono gli istituti tecnici (852), con in testa gli indirizzi tecnologico e poi economico, e quelli professionali (501), che contano numerose "articolazioni" (tra i maturandi non mancano adulti che hanno frequentato i corsi serali). Per esaminarli sono state costituite 78 commissioni, ognuna delle quali è composta da un presidente e sei commissari, tre dei quali interni all’istituto e tre esterni. Complessivamente, dunque, abbiamo 78 presidenti e 514 commissari.
Tutto, dunque, è pronto o, almeno, dovrebbe esserlo. Per verificarlo bisogna attendere lunedì 16 giugno quando, alle 8,30, si insedieranno le commissioni per la "riunione plenaria" nel corso della quale viene organizzato lo svolgimento dell’esame. In questa occasione - non è una novità - capita di frequente che ci siano commissari che rinunciano all’incarico e, dunque, bisogna procedere alla loro sostituzione. Si parte mercoledì 18 giugno, alle 8,30 con la prima prova scritta, Italiano, secondo una modalità consolidata, uguale per tutti gli indirizzi con tre tipologie (analisi del testo, testo argomentativo e traccia di attualità); si prosegue il 19 con la seconda prova scritta, specifica per ogni indirizzo, riferita ad una disciplina "caratterizzante" (ad esempio Latino al Classico, matematica allo Scientifico, lingua straniera al Linguistico, tanto per citarne alcune). Poi, dopo la correzione e la pubblicazione degli esiti delle prove scritte, ci saranno i colloqui orali che inizieranno partendo dall’analisi di materiali selezionati dalla commissione (un testo, un’immagine, un filmato, ecc.), e includeranno l’esposizione delle esperienze dei Pcto (i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e delle competenze di Educazione civica. Il punteggio massimo per ognuna delle tre prova è di 20 punti, ai quali vanno aggiunti i 40 di credito scolastico cumulati nel corso degli ultimi tre anni.
Per l’ammissione agli esami, per i candidati interni sono previsti specifici e imprescindibili requisiti: frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato; partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove predisposte dall’Invalsi; svolgimento dei Pcto secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso; votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto, e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Nel caso di valutazione del comportamento pari a sei decimi, il consiglio di classe assegna un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare nel colloquio d’esame.