Contraffazione, la Finanza di Macerata fa oscurare 98 siti web nel mondo

Proponevano la vendita online di capi di abbigliamento e accessori di noti marchi nazionali e internazionali, falsi

La conferenza stampa della Guardia di Finanza di Macerata (foto Calavita)

La conferenza stampa della Guardia di Finanza di Macerata (foto Calavita)

Macerata, 5 dicembre 2019 - Lotta alla contraffazione: sequestrati ed oscurati dalla Guardia di finanza di Macerata 98 siti web di marchi contraffatti in tutto il mondo.

Operazione della Compagnia di Macerata che, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Macerata – Dott. Giovanni Giorgio, ha sottoposto a sequestro, “oscurandoli”, 98 siti web che commercializzavano on line prodotti contraffatti di abbigliamento ed accessori di noti marchi nazionali e internazionali.

Le indagini, hanno accertato che i gestori dei siti, avevano collocato all'estero gli indirizzi I.P. (Internet Protocol Address), nell'intento di sviare e rendere maggiormente difficoltosa l'attività di polizia giudiziaria. Nello specifico, i siti risultavano collocati in Germania, Francia, Danimarca, Stati Uniti, Panama, Cina e Gran Bretagna: negli stessi Paesi, erano allocati i server ospitanti le inserzioni di vendita dei prodotti. 

Enorme l’illecito giro d’affari stroncato, atteso che ogni sito, al suo interno, proponeva la vendita di prodotti di ogni tipo, acquistabili per diverse taglie e quantità, taluni di essi fino ad un numero massimo di 999 pezzi per singolo articolo. Inoltre, per ingannare gli acquirenti, i domini di diversi siti sequestrati riportavano proprio i nomi di alcuni famosi brand nazionali ed esteri (Golden Goose, Ston Island, Moncler, Pinko ed altri ancora).

Al fine di verificare l'autenticità dei prodotti, le Fiamme Gialle maceratesi hanno interessato sia i titolari dei marchi licenziatari o delle società che tutelano il marchio sul territorio nazionale, sia i relativi consulenti, in possesso delle necessarie competenze tecniche, allo scopo di ottenere specifiche perizie in relazione ai prodotti individuati sui siti. Ogni prodotto acquistabile, presente sulle pagine web, è stato repertato e individuato quale prodotto contraffatto in relazione all’assenza di caratteristiche specifiche presenti nei capi originali.

Gli esiti di tali attività hanno consentito di accertare che gli articoli erano di qualità tale da trarre in inganno i potenziali acquirenti, anche perché posti in vendita a prezzi non eccessivamente inferiori a quelli ufficiali di mercato. Per poter bloccare il funzionamento dei siti, il Procuratore della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dal Gip di Macerata un decreto di sequestro preventivo, che è stato notificato ad oltre 60 Internet Service Providers. Il fenomeno della contraffazione è un moltiplicatore di illegalità: parallelamente, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del commercio abusivo, del riciclaggio e di altri gravi illeciti. Chi compra merce contraffatta, peraltro, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa.