"Contributi, tanti ambulanti a mani vuote"

Difficoltà di accesso alla piattaforma e call center intasati, l’appello di Rossano Amaolo alla Regione: riaprite i termini per chiedere gli aiuti.

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di Giuliano Forani

"Con la piattaforma 210, la Regione ha previsto dei contributi per le attività produttive, tra cui anche quelle del commercio ambulante, solo che pochi sono riusciti ad entrare nel sito per inoltrare la richiesta e raggiungere uno dei numeri verdi aperti per la comunicazione diretta è stata un’ impresa per tutti difficile. La conseguenza è che il termine è scaduto e molti ambulanti non hanno potuto avere i mille euro previsti". Chiede la riapertura dei termini Rossano Amaolo, ambulante di Civitanova, in modo che quanti sono rimasti fuori dal beneficio per motivi di carattere tecnico, possano ottenere quei contributi. Interessata all’ottenimento, nel suo caso, è la moglie che ha la licenza di ambulante e lavora esclusivamente in diversi centri della zona appenninica. "Prima ci ha pensato il terremoto ad assestare un brutto colpo – dice Rossano – poi è venuto il Covid-19 a costringere tutti alla inoperosità, e adesso i problemi di accesso al sito ove inoltrare le richieste. A tante famiglie di ambulanti, che per mesi hanno dovuto incrociare le braccia, quei contributi farebbero molto comodo e non penso possa essere un disguido o difficoltà tecniche a doverle penalizzare". Le domande, sulla base dei dispositivi della Piattaforma 210, andavano presentate tra il 18 giugno e il 7 luglio. "Non tutti, però, erano al corrente dei meccanismi che disciplinavano la erogazione dei contributi – aggiunge Rossano Amaolo – e quando lo hanno saputo si sono trovati di fronte alla impossibilità materiale di inoltrare la domanda con tutti i requisiti richiesti. La questione non riguarda solo la mia famiglia, ripeto, ma tanti ambulanti. E’ difficile dire quante ne siano di preciso, ma pare che soltanto il 30-40 per cento della categoria sia riuscita ad entrare nel sito mentre gli altri sono rimasti fuori. Stesse difficoltà per i numeri verdi. Tutti sempre occupati, e solo alla scadenza dei termini, il 7 luglio, da quello che mi risulta, qualcuno è riuscito a collegarsi, ma la risposta ottenuta è stata disarmante: ’spiacenti, ma i tempi sono scaduti’. Sicuramente colpa dell’intasamento delle linee – conclude Amaolo –, noi non diamo colpa a nessuno, ma visto come sono andate le cose, perché non riaprire i termini e consentire a tanti ambulanti di reiterare la richiesta per ottenere il beneficio?"