Coronavirus Macerata 14 marzo, ospedale per il virus. Ma i reparti restano

Il primario Sicolo: percorsi riservati per i pazienti non contagiati dalla malattia. Il pronto soccorso sarà sempre operativo

Il primario dei reparti di emergenza di Civitanova e Camerino, Domenico Sicolo

Il primario dei reparti di emergenza di Civitanova e Camerino, Domenico Sicolo

Civitanova Marche, 14 marzo 2020 - Civitanova è diventato ospedale Covid-19, ma "ci organizzeremo creando percorsi cosiddetti ’puliti’ e percorsi ‘sporchi’ per gestire tutti i pazienti". Lo spiega il dottor Domenico Sicolo, primario dei dipartimenti di emergenza di Camerino e Civitanova, due strutture che la Regione Marche ha destinato ad accogliere le persone contagiate dal coronavirus.

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Com’è la situazione nei reparti di emergenza e nelle terapie intensive? "Fortunatamente sono state prese a livello governativo delle misure drastiche per tenere la gente in casa, provvedimenti che hanno evitato il dilagare del contagio. Purtroppo i numeri di chi si ammala stanno ancora aumentando, e anche nei prossimi giorni ci aspettiamo che continuino a salire, ma stiamo tutti facendo il massimo per contenere questa epidemia".

Il pronto soccorso di Civitanova sarà esclusivamente dedicato all’emergenza coronavirus? "No. Come accennavo, saranno organizzati due diversi percorsi, quindi continueremo a dare assistenza anche agli utenti che hanno patologie diverse dal Covid-19. Seguiranno delle procedure protette, per evitare tutti i rischi di contagio".

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Civitanova è ospedale Covid, ma come funzionerà per gli altri reparti? Ci sarà un’evacuazione di pazienti? "Non ho ancora notizie precise in merito. Ma credo che anche per il resto della struttura si procederà creando sezioni apposite e separate, senza la necessità di portare via i ricoverati".

Dal pronto soccorso filtrano le lamentele degli operatori circa la mancanza di mascherine. Le risulta che scarseggino? "La situazione al momento è questa: stiamo gestendo la dotazione di mascherine del tipo Ffp2 e Ffp3, che sono date a quegli operatori che prestano assistenza sanitaria a pazienti con un sospetto di malattia infettiva da coronavirus oppure contagiati".

Tutti gli altri? "Per il resto del personale, vanno bene anche le mascherine chirurgiche. Io stesso sto girando in reparto indossando sempre quelle. In ogni caso, adesso stiamo aspettando un grosso rifornimento di materiale di protezione e appena lo avremo, spero prestissimo, supereremo i problemi della attuale gestione. Voglio però chiarire che si lavora comunque nella massima sicurezza".

Da chi come lei è in prima linea in questa emergenza pesante, quale consiglio alla cittadinanza? "Voglio dire a tutti che è fondamentale in questo momento restare in casa, e poi osservare tutte quelle norme di igiene e del distanziamento per prevenire il contagio e per limitare al massimo il rischio di diffusione del virus. Questa è davvero una fase cruciale, e adesso più che mai è indispensabile che ci siano la collaborazione e anche l’impegno da parte di tutti i cittadini".  

I comportamenti da seguire