Coronavirus Macerata, addio all’ex bancario Alfonso Carlini

Volontario instancabile alla Caritas e all’Acli, l’80enne era il padre dell’ex consigliere comunale Antonio

Un contagiato viene portato in ospedale dal personale della Croce rossa (foto Calavita)

Un contagiato viene portato in ospedale dal personale della Croce rossa (foto Calavita)

Macerata, 23 marzo 2020 - "Quando tutto sarà finito, mi piacerebbe abbracciare e ringraziare la dottoressa Lucilla Pascolini, che si è presa cura di mio padre nei suoi ultimi giorni di vita. Lui è morto solo, lontano dalla sua famiglia, ma il personale sanitario l’ha accompagnato fino ai suoi ultimi minuti con una disponibilità clamorosa. Queste persone sono riuscite ad alleviare un dolore che la solitudine di questi giorni rende ancora più difficile da sopportare".

Antonio Carlini, ex consigliere comunale di Macerata, parla a poche ore dalla scomparsa del padre Alfonso, ex bancario di ottant’anni. L’anziano si è spento attorno alle 21 di sabato dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale. Si tratta della terza vittima del capoluogo, dopo l’ottantenne Franco Coloccini e la 62enne Sandra Rossi, ex commerciante. "Mio padre – racconta Antonio Carlini – era malato dal 2 marzo. Era chiuso in casa perché aveva cominciato ad avere una febbre costante, che non è mai andata via fino a ieri (sabato, ndr). Visto che non migliorava, venerdì della scorsa settimana, dopo diversi giorni di malattia, abbiamo forzato il medico di base a chiedere un tampone. Sabato gli hanno fatto il test in casa e domenica è arrivato il verdetto: positivo. È rimasto a casa, perché non aveva tosse né difficoltà respiratore".

Poi però la situazione è peggiorata. "Martedì scorso – prosegue il figlio –, la febbre si è alzata. Abbiamo chiamato il 118 ed è emerso che i livelli di saturazione del sangue erano troppo bassi. Martedì sera l’hanno portato all’ospedale di Civitanova". Ed è nel rapporto con medici e infermieri che hanno preso in cura Alfonso che affiorano gli unici elementi di sollievo di questa triste vicenda. "Ho chiamato due volte al giorno in ospedale per conoscere le condizioni di mio padre – racconta Carlini – e fino a giovedì siamo riusciti a parlarci personalmente. Ebbene, il personale dell’ospedale è stato di una disponibilità clamorosa, sono rimasto colpito. Lo hanno accompagnato fino agli ultimi minuti e questa per noi è l’unica consolazione. La solitudine in cui mio padre ha dovuto affrontare gli ultimi giorni è uno strazio che si aggiunge a una perdita che comunque sarebbe stata dolorosa. Così è ancora più pesante e difficile da sostenere". 

Carlini sottolinea poi come "non è vero che muoiono solo gli anziani con patologie pregresse. Mio padre era un ottantenne sanissimo, avrebbe potuto giocare una partita a pallone". Anche la moglie di Alfonso è stata sottoposta a tampone; ora è in isolamento (come i figli), in attesa del verdetto. Molto noto in città, Carlini (che viveva in via Filiberto) aveva lavorato per una vita alla Banca nazionale dell’agricoltura in galleria del Commercio. Da anni in pensione era impegnato come volontario al patronato Acli e alla Caritas del Sacro Cuore. Lascia la moglie Maria Pia, molto attiva nei Salesiani come Antonio, coordinatore della Commissione Carità. Sarà don Flaviano D’Ercoli a benedire oggi pomeriggio la salma all’ingresso del cimitero, alla presenza dei familiari più stretti.