Fiera Civitanova. Medici “precettati’’ per l’ospedale Covid: è bufera

A vuoto la ricerca di volontari, ogni Area vasta marchigiana dovrà contribuire col proprio personale. Insorgono i sindacati

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Civitanova (Macerata), 16 maggio 2020 : L’Azienda sanitaria unica regionale a caccia di medici, infermieri, terapisti, tecnici, operatori sanitari da destinare al nuovo ospedale Covid realizzato alla Fiera di Civitanova . Tutte le Aree vaste marchigiane sono tenute a rafforzare l’organico di Civitanova come del resto ha previsto la Regione nella delibera 523 dello scorso 5 maggio in base alla quale " il personale sanitario si prenderà proporzionalmente dalle dotazioni dei vari enti ", dunque sottraendoli agli altri ospedali qualora non si presentino spontaneamente. A quanto pare alcuni dirigenti dell’Area vasta di Ancona e dell’Area vasta di Fermo hanno già ricevuto la richiesta per le vie brevi, e attraverso una lettera che il direttore dell’Area vasta fermana, Licio Livini, ha provveduto ad inviare chiedendo a direttori e dirigenti dei vari reparti dell’ospedale Murri a fornire il personale a partire dalla giornata di oggi. In realtà tutte la strutture sanitarie marchigiane saranno coinvolte in questa operazione secondo numeri decisi dall’Asur : per quanto riguarda Pesaro, sono richiesti un medico anestesista, sei infermieri, un operatore sociosanitario, un tecnico sanitario radiologo e quattro fisioterapisti. In tutto un medico e 12 fra infermieri, operatori sanitari e tecnici da fornire in tempi brevi alla nuova struttura . Andato a vuoto il tentativo di assicurare cure e assistenza nel Fiera hospital tramite le ‘prestazioni aggiuntive’, ovvero chiedendo a medici e infermieri degli ospedali delle Marche di andare spontaneamente a fare turni ulteriori a Civitanova dopo aver completato il proprio orario di lavoro, ora si ricorre al reclutamento più o meno ‘incentivato’ su scala regionale di 33 medici e di 62 tra infermieri e tecnici. Una mossa che non è piaciuta però al Cimo, il sindacato dei medici maggiormente rappresentato nelle Marche, che preannuncia battaglia anticipando che tutte le disposizioni contrarie al contratto nazionale di lavoro verranno immediatamente respinte dai colleghi e poi passate al vaglio delle segreterie regionali per le opportune tutele legali . "Alcuni iscritti – si legge nella lettera firmata dal segretario Luciano Moretti, dal segretario aziendale Pompeo Nicoli, e dal referente Cimo per l’Area vasta 4, Menichetti – hanno ricevuto una lettera da parte del direttore Livini che, con un articolato quanto sibillino giro di parole, chiede di fornire i nomi dei possibili medici e paramedici da inviare a Civitanova. Ricordiamo, a questo proposito, che la Cimo ha già provveduto a sottoscrivere il regolamento per le relazioni sindacali ed è in attesa del recepimento dell’applicazione di quello nuovo in base al contratto 2016-2018. È evidente che, nell’attesa che ciò accada – sottolineano Moretti, Nicoli, Menichetti – n essuna disposizione di carattere organizzativo aziendale o di Area vasta può essere emanata in modo da derogare unilateralmente sia al precedente regolamento, sia all’evidente a necessità di un confronto di cui, pur non avendo ricevuto alcuna informativa, facciamo richiesta fin da ora: infatti tra le materie meritevoli di in formazione e confronto vi è l’orario di lavoro e la mobilità interna e esterna".