Coronavirus Macerata, lavoratori senza protezioni. Tre aziende nei guai

I carabinieri identificano trenta dipendenti. “Manodopera in nero ed esposta a un concreto rischio biologico”

Controlli dei carabinieri

Controlli dei carabinieri

Macerata, 8 aprile 2020 – Quattro aziende controllate, tre delle quali sono risultate inadempienti alle prescrizioni in materia di contenimento del Coronavirus. È il bilancio degli accertamenti portati avanti dai carabinieri di Macerata finalizzati alla prevenzione per la tutela della salute pubblica nei luoghi di lavoro.

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L’attività attualmente in essere, coordinata nell’ambito delle rispettive competenze dal Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, e dal procuratore capo, Giovanni Giorgio, mira come detto a verificare che i lavoratori svolgano le loro mansioni nel rispetto e nelle garanzie previste dai decreti ministeriali per la gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19.

Le aziende nel mirino dell’Arma impiegavano manodopera priva di dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti-contagio, avvalendosi anche di personale non in regola, in nero e privo di sorveglianza sanitaria obbligatoria, non rispettando così il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus.

Trenta i lavoratori identificati nel corso delle ispezioni, “esposti a un concreto rischio biologico”, sottolineano i carabinieri.Quanto alle aziende oggetto d’ispezione, seppur rientranti tra quelle autorizzate al prosieguo dell’attività lavorativa, come disposto dagli appositi Dpcm, non operavano con le previste raccomandazioni, violando la normativa inerente la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

“L’attività di controllo – concludono i carabinieri – si rende necessaria in quanto volta a garantire la salute, principio costituzionale inderogabile, di coloro che in questo periodo di emergenza continuano a lavorare per garantire a ciascun cittadino beni primari e pertanto va tutelata in maniera prioritaria”.