CronacaCoronavirus, parente di un infetto di Codogno in ospedale a Civitanova

Coronavirus, parente di un infetto di Codogno in ospedale a Civitanova

Sale l'allerta: "Vietato abbassare la guardia"

Controlli

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Macerata, 23 febbraio 2020 - A oggi nelle Marche non c’è nessun caso positivo al nuovo coronavirus. Ieri, in tarda serata, il centro diagnostico regionale di riferimento ha comunicato che l’esito delle indagini sui tre casi in osservazione (due ad Ancona e uno a Fermo, con il paziente che si è rivolto all’ospedale di Civitanova) è risultato negativo. Lo assicura il Gores (Gruppo operativo regionale di emergenza sanitaria) , sottolineando che bisogna affrontare questa emergenza con attenzione, ma senza allarmismi. Uno dei tre casi monitorati ha riguardato il parente di un uomo contagiato a Codogno, nel Lodigiano, che si è presentato all’ospedale di Civitanova.

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Il ragazzo, che in questi giorni si trova a Porto Sant’Elpidio in visita alla fidanzata, non aveva alcun sintomo da coronavirus, ma per precauzione ha deciso di rivolgersi ai medici. Dopo le analisi del caso, l’allarme è rientrato, ma dall’ospedale di Civitanova hanno consigliato al giovane di osservare un periodo di quarantena per evitare rischi di ogni sorta, visto che è entrato in contatto con il parente contagiato. Nessun allarme concreto, dunque, per quanto riguarda la nostra provincia. La paura, però, sembra ormai diffusa più del virus, visto che i cittadini hanno tempestato di telefonate il servizio del 118 dell’Area vasta 3 di Macerata, anche solo per chiedere informazioni.

Un modo di fare che va assolutamente evitato, tranne, ovviamente, nei casi di reale necessità (per informazioni si può chiamare il numero 1500 del ministero della salute, appositamente attivato). "La prima attività di prevenzione – ha evidenziato ieri il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, dopo la riunione del Gores – la più delicata e più importante, è che quando si hanno dei sintomi non bisogna andare al pronto soccorso, ma chiamare al telefono il medico di medicina generale, cioè il medico di famiglia, o il medico di continuità assistenziale, affinché intervengano loro per gestire la situazione". Non bisogna abbassare la guardia, ma nemmeno creare inutili allarmismi. "Tutto quello che è importante – ha proseguito il governatore – sarà via via comunicato ai cittadini. Sono già pronti, se serviranno, 57 posti per ospitare casi che dovessero rivelarsi, perché la macchina non aspetta l’ultimo momento, ma si muove per tempo. Lavoriamo anche per proteggere chi lavora in sanità. Non dobbiamo generare paura, ma ognuno di noi deve fare la propria parte".

Naturalmente, anche gli interventi per contenere la diffusione del virus, vengono continuamente aggiornati. "Siamo in attesa di un passaggio importante – ha specificato Ceriscioli –. La Protezione civile nazionale sta lavorando alle linee guida per le grandi manifestazioni. Il contagio a livello nazionale ha fatto un salto di qualità, poiché non riguarda più solo coloro che sono andati nei luoghi dei focolai principali, in Cina, ma ci sono persone contagiate nel territorio nazionale". Nella logica della prevenzione e del non lasciare nulla al caso, ieri mattina il Gores, venuto a conoscenza dal Comitato operativo nazionale che all’ospedale di Cremona erano stati accertati due casi di coronavirus, d’accordo con la prefettura di Ascoli, per motivi di salute pubblica, ha deciso di sospendere la partita Ascoli-Cremonese.