Coronavirus Macerata, tatuatore getta la spugna "Prima il sisma poi la pandemia. Chiudo"

Marco Baldini di Matelica ha deciso di appendere l’ago al chiodo. "Nessuno ci aiuta"

Il tatuatore

Il tatuatore

Macerata, 1 maggio 2020 - Ieri, alla vigilia della Festa dei lavoratori, il tatuatore di Matelica Marco Baldini ha deciso di appendere l’ago al chiodo. "Nei giorni scorsi ho atteso molto tempo per parlare e saper cosa scrivere – ha spiegato in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook –, ma ormai è giunto il momento dopo nove anni, nonostante amo quello che faccio. Non ho altra scelta: ho deciso di chiudere lo studio, sono stanco di non avere nessun tipo di tutela dal governo, dalla Regione, dallo Stato, da nessuno. Mi hanno sfinito, quindi chiudo! Ovviamente saranno fatte due cose per tutelare i clienti: finirò tutti i lavori in corso, e chi aveva fatto un buono regalo sarà contattato da me prima possibile. Invito a contattarmi per fissare un appuntamento, ovviamente dal primo giugno se non cambieranno le cose. Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato e anche chi non l’ha fatto, perché comunque indirettamente mi ha dato uno stimolo per migliorare".

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Baldini, perché questa scelta drastica? "Quattro anni fa avevo ho perso il locale a causa del terremoto e ancora sto pagando per questo. Mi sono ripreso male, "zoppicando", e l’emergenza da Covid-19 è stata il colpo di grazia. Non mi sono sentito tutelato prima, e non mi sento tutelato adesso. Non sono stato aiutato né prima né ora. Finora si è parlato pochissimo della nostra categoria. Per carità, capisco che il nostro servizio non rientra nei beni di prima necessità, però comunque anche noi abbiamo il diritto di andare avanti. Per fare un esempio: i dentisti riaprono lunedì, è giusto, sono una categoria importante. Però il livello di contatto con sangue e fluidi corporei è maggiore del nostro, che dovremo riaprire il primo giugno. Io però non riaprirò. A livello nazionale la nostra categoria ha chiuso una settimana prima del lockdown imposto dal governo per tutela dei clienti".

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In poche ore il suo post è stato visto da tantissime persone, le sono arrivati messaggi di affetto. Proprio non c’è uno spiraglio per una riapertura? "No. Sono stato contattato anche da un consigliere dell’amministrazione, che conosco, e mi ha detto di incontrarci per trovare una soluzione insieme, venirci incontro. Mi ha fatto piacere, come gli altri messaggi arrivati, ma il fatto è che non riuscirei proprio ad andare avanti. Ovviamente, per limitare i danni, porterò a termine gli impegni con i clienti. Li ringrazio tutti. Cambierò settore, mi adatto. E anticipo che di sicuro non andrò a fare lavori a domicilio perché sono sempre stato contrario all’abusivismo".