‘Coroncinus’: la cooperazione esalta l’extravergine della zona

Migration

La forza nella cooperazione. Il trentenne Mauro Pucciarelli, titolare di un’azienda agricola a Caldarola, ha effettuato la raccolta delle olive con i colleghi. L’associazione Coroncina, presieduta da Livio Giovenali (con frantoio a Tolentino), ha infatti un marchio unico, "Coroncinus", per promuovere e tutelare l’olio extravergine della varietà "coroncina", tipica della zona. L’associazione raccoglie una dozzina di produttori di 5 Comuni: Belforte, Caldarola, Cessapalombo, Camporotondo e Serrapetrona. "Nel 2021 la raccolta era iniziata verso il 20 novembre – spiega Pucciarelli -, mentre quest’anno abbiamo cominciato tutti insieme il 15 ottobre e terminato il 18. E’ stato necessario anticipare per l’attacco della mosca e anche per la maturazione anticipata delle olive a causa delle alte temperature. Nonostante questo, la raccolta è andata bene: abbiamo un tecnico ColdirettiAprol (associazione produttori olivicoli) che segue l’andamento degli uliveti, i trattamenti in biologico. Se aspettavamo altre due settimane, non avremmo potuto utilizzare il marchio per questo olio. Oltre al tecnico abbiamo anche un assaggiatore per la qualità; dobbiamo seguire una serie di passaggi, e ciò giustifica i 26 euro a litro". Mauro fa parte anche del consiglio di Aprol Marche, in seno a Coldiretti. Evidenzia i rincari nel settore. Pure per il gasolio agricolo, che viene consumato più durante la semina. "Da 55-60 centesimi ha raggiunto picchi di 1.70 euro", spiega. Per la carenza di manodopera invece si dà una spiegazione: "Si tratta di lavori stagionali. E’ normale che i ragazzi, soprattutto in periodi come questi, vogliano avere una maggiore sicurezza e lavorare tutto l’anno".

l. g.