Corsa al vaccino a Macerata, l'ingorgo di dicembre: la lista d’attesa arriva a un mese

Corsi: "Aumentata del 50% la richiesta di prime dosi". Nel capoluogo gli appuntamenti non vengono fissati prima della fine dell’anno

Colloqui col medico prima dell’iniezione

Colloqui col medico prima dell’iniezione

Macerata, 30 novembre 2021 - Le vaccinazioni corrono. E tanto. "La richiesta di prime dosi, in crescita da diversi giorni, ha registrato un aumento del 50%. Un dato molto rilevante, poiché cresce in modo significativo il numero delle persone che, dopo aver esitato per paura o scarsa informazione, ora ha scelto di vaccinarsi, con importanti positive conseguenze", sottolinea Daniela Corsi, direttrice dell’Area vasta. "Oggi (ieri, ndr) nel solo camper posizionato a Camerino sono state fatte circa 250 somministrazioni, un numero davvero grande rispetto a quelli registrati normalmente". Ed è questa corsa alla vaccinazione, alla quale contribuisce anche la richiesta di terze dosi, in forte aumento, che sta creando qualche difficoltà nelle somministrazioni. Una deriva dal fatto che, ad esempio, chi prenota difficilmente riesce a farlo nell’hub di Piediripa, per un motivo piuttosto semplice: le prenotazioni sono esaurite, cioè in rapporto all’attività svolta, è tutto pieno fino a fine anno circa. C’è, poi, un altro problema, ed è quello delle persone che si presentano nei vari punti vaccinali senza aver fatto la prenotazione. È vero che, pur di accelerare la campagna vaccinale e contenere la diffusione del virus, se qualcuno si presenta al centro senza prenotazione riceve comunque la somministrazione. Fino ad oggi è stato sempre fatto così. Ma questo modo di fare, spiegano le autorità sanitarie, deve considerarsi un’eccezione, non la regola, anche perché c’è un giorno, il sabato, in cui l’accesso è libero, non è prevista prenotazione. Accade invece che siano in tanti a presentarsi senza aver prenotato, e questo crea diverse difficoltà: la prima è di carattere organizzativo, nel senso che saltano i numeri programmati in rapporto al personale medico e infermieristico disponibile; la seconda è che, dovendo i non prenotati compilare i moduli al momento, viene rallentato l’accesso; la terza, conseguente alla precedente, è che si creano lunghe file e c’è da aspettare anche ore per potersi vaccinare. Meglio per tutti, dunque, prenotarsi. Certo, si potrebbe ancora di più ampliare il servizio. Ma è bene ricordare che sono già stati aggiunti due turni ulteriori e che non si possono sottrarre più di tanto medici e infermieri agli ospedali, visto che ci sono pazienti da assistere e curare. Servirebbe più personale, ma questo – come noto – è un problema che deve essere risolto ai livelli più alti, a partire dal governo. In un momento così delicato, dunque, i vertici della sanità lanciano un appello alla responsabilità affinché la rete vaccinale possa funzionare al meglio.