Nell’elenco dei direttori idonei per le aziende sanitarie locali, stilato dal ministero della Salute, non c’è il nome di Daniela Corsi, attuale sub commissario straordinario dell’Area Vasta 3 di Macerata. Un’assenza che ha già fatto discutere, poiché essere nell’elenco è condizione imprescindibile per occupare l’incarico di direttore che, nella logica della riforma del sistema sanitario voluto dalla Regione, dovrebbe essere assegnato alla stessa Corsi, candidata a succedere a se stessa alla guida di quella che, dal primo gennaio, sarà l’Azienda sanitaria territoriale di Macerata. La situazione è ancora aperta, nel senso che martedì prossimo sarà pubblicata l’istruttoria sulla base della quale è stato compilato l’elenco, documento in cui ci sono i motivi per cui si viene dichiarati idonei oppure no. Solo sulla base di questo si capirà perché la Corsi è stata esclusa: ci può essere stato un errore (è capitato diverse volte), possono esserci state valutazioni diverse dei titoli o di esperienze di servizio, e tanto altro. Si tenga anche conto del fatto che nell’elenco compaiono persone che sono già in pensione o che sono prossime ad andarci. Di certo la direttrice, che al momento non intende rilasciare dichiarazioni, quali che siano le motivazioni, se sarà necessario è pronta ad impugnare l’atto e presentare un ricorso. La domanda, infatti, è stata regolarmente presentata entro la data di scadenza, vale a dire il 28 aprile, ed è stata ampiamente "verificata" rispetto ai criteri necessari per ottenere l’idoneità. Questa, però, non è stata al momento riconosciuta. I tempi sono stretti. Dal primo gennaio la giunta regionale nominerà i commissari per le cinque Ast che, poi, dopo aver sostenuto un colloquio, avranno l’incarico di direttore. Ma dovrà farlo sulla base della riconosciuta idoneità.