"Così stanno distruggendo gli istituti di San Ginesio" Ora la palla passa agli avvocati

La mossa del sindaco dopo il braccio di ferro sulla prima del liceo. Scienze umane - Linguistico

Non sembra sbloccarsi per San Ginesio la questione dell’istituto d’istruzione superiore Alberico Gentili, che potrebbe non avere la classe prima del liceo Scienze umane - Linguistico, né unica né articolata, nella sede della scuola e delle dirigenza di istituto. Oltre a non vedersi riconosciute due classi prime (anziché una) alla secondaria di primo grado con alunni diversamente abili. "Giù le mani dalle nostre classi!", sbotta il sindaco Giuliano Ciabocco, che, come anticipato a fine marzo dal vicesindaco Daris Belli, dichiara di aver già incaricato l’avvocato dell’ente a intraprendere un’azione legale per impedire che "venga distrutta l’importante tradizione scolastica ginesina". "Tutta la nostra comunità è compatta e unita come mai in passato – prosegue il primo cittadino – ed è pronta a manifestare il proprio dissenso in tutte le sedi. Con il legale chiederemo un accesso agli atti e verificheremo ogni provvedimento: dai decreti agli inserimenti nel sistema operativo ministeriale, alle variazioni in corso d’opera delle iscrizioni iniziali, con la verifica delle classi pollaio in materia di sicurezza e delle misure adottate per alcune scuole e non per altre". Ciabocco lancia quindi un appello: "Chiediamo ai genitori degli alunni che si sono iscritti di non cedere, di non andare altrove. Diffidiamo i dirigenti scolastici e territoriali a re-indirizzare ed effettuare cambiamenti prima e fuori delle scadenze previste per norma e non per interpretazione, e ci uniamo ai tanti altri sindaci e comunità ugualmente penalizzate. I nostri studenti non sono né numeri né merce di scambio ma rappresentano le uniche speranze che tengono vivo il futuro di un territorio che ha un passato millenario". Infine ricorda gli investimenti per la ricostruzione scolastica e l’impegno del commissario Legnini, con oltre 30 milioni di euro.

Lucia Gentili