Cosmari, il Tar non si pronuncia sulla sospensiva. Il verdetto ad aprile

Caso Pezzanesi, i giudici amministrativi entreranno direttamente nel merito: la nomina a presidente era stata bocciata dall’Anac

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Nessuna pronuncia del Tar sulla sospensiva. A fronte di un giudizio a breve, fissato per il 4 aprile 2023, ieri il tribunale amministrativo ha stabilito di soprassedere alla richiesta di sospensiva. La scelta ha avuto l’approvazione sia dell’Anac che degli avvocati del Cosmari. Con la delibera dello scorso 20 luglio, l’Autorità nazionale anticorruzione aveva stabilito l’inconferibilità dell’incarico all’allora presidente Giuseppe Pezzanesi (nella foto), ex sindaco di Tolentino. A settembre il Cosmari aveva deciso di fare ricorso al Tar; il collegio difensivo dell’azienda aveva chiesto la sospensiva per bloccare gli effetti della delibera Anac. Il Tar ieri non si è pronunciato su questo e il 4 aprile si pronuncerà direttamente sul merito: deciderà se ha ragione l’Anac o il Cosmari. In questo secondo caso Pezzanesi risulterebbe compatibile con l’incarico e ritornerebbe il consiglio di amministrazione di prima (la carica dura è triennale).

In questi mesi il consiglio d’amministrazione della società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in provincia ha continuato ad operare con le quattro figure rimaste, e la presidenza assunta dal vicepresidente facente funzione Giuseppe Giampaoli. "Convocherò a breve, la prossima settimana, l’assemblea dei Comuni soci – spiega quest’ultimo – per spiegare loro gli aspetti legali e le varie opzioni che si prospettano. Una riunione informativa sulle diverse possibilità. O si nomina un nuovo cda o si prosegue con questo fino ad aprile, ovvero fino al pronunciamento del Tar. Basta decidere affinché la situazione si sblocchi e l’ente non sia paralizzato". Ma l’accordo tra centrodestra e centrosinistra, tra partiti e sindaci, per la formazione del nuovo cda sarebbe ancora in alto mare.

l. g.