Cosmari: sanzione tolta, via agli incarichi

Si possono sbloccare le nomine a partire da quella per la presidenza dell’Ato 3. Riconosciuta la buona fede dell’assemblea

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di Lucia Gentili

Archiviata la sanzione da parte del responsabile aziendale della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct), Fabio Lancioni, i sindaci dei Comuni soci del Cosmari possono tornare a conferire incarichi. Si può sbloccare così anche la nomina del presidente dell’Ato3, in stallo da tempo. Per gli sviluppi sulla presidenza Cosmari, invece, bisognerà aspettare la decisione del Tar sulla sospensiva, fissata per il 15 novembre.

In seguito alla delibera Anac dello scorso 20 luglio, dove l’Autorità nazionale anticorruzione aveva stabilito l’inconferibilità dell’incarico all’allora presidente Giuseppe Pezzanesi, Lancioni aveva inviato una pec a tutti i Comuni (il 4 agosto 2021 Pezzanesi era stato eletto all’unanimità) affinché motivassero il voto. La delibera prevedeva che chi avesse conferito l’incarico potesse essere sanzionato dall’Anticorruzione: per tre mesi non poteva conferire incarichi di nessun genere.

Ora l’Rpct ha dichiarato ’insussistenti i presupposti di legge per dare corso al procedimento sanzionatorio e ha disposto l’archiviazione. Fa leva soprattutto sul fatto che l’assemblea ha deliberato all’unanimità le nomine del consiglio di amministrazione "in assoluta buona fede, dopo aver acquisito apposito parere legale".

Chiuso il capitolo delle sanzioni, resta però il nodo del ricorso. A settembre il Cosmari aveva deciso di rivolgersi al Tar contro la delibera del 20 luglio. Il collegio difensivo del Cosmari ha portato avanti il ricorso chiedendo la sospensiva per bloccare gli effetti della delibera Anac. Il prossimo 15 novembre si saprà se il Tar accoglierà o meno la sospensiva; se sì, verrà sospesa la procedura Anac sull’inconferibilità e si ripristinerà la situazione precedente (con Pezzanesi, qualora decidesse di tornare), altrimenti si ricostituirà un nuovo organo e partiti e sindaci dovranno trovare l’accordo tra centrodestra e centrosinistra per la formazione del nuovo consiglio di amministrazione del consorzio che si occupa dei rifiuti. Fino all’esame della sospensiva, però, il consiglio di amministrazione continua ad operare con le quattro figure rimaste, e la presidenza rimane assunta dal vicepresidente facente funzione Giuseppe Giampaoli.