Covid Macerata, due positivi su tre hanno meno di 45 anni

Ad agosto appena un caso su dieci tra gli over 60, una vittima a Macerata. Caraceni: "L’incremento dei contagi è concentrato in provincia". "Guardia abbassata non solo sulla costa"

Coronavirus (immagine di repertorio)

Coronavirus (immagine di repertorio)

Macerata, 27 agosto 2021- Luciano Caraceni, medico di base, ma anche coordinatore di una delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) dell’Area Vasta 3, oltre a stare sul campo fin dall’inizio come tanti suoi colleghi, ha sempre osservato con attenzione l’evoluzione della pandemia.

Cosa dicono questi dati? "Non ho casi per quanto riguarda l’età pediatrica. Ma direi che emergono in maniera evidente alcuni elementi".

Quali? "Innanzitutto, anche se dispiaciuto, devo rilevare che l’allentamento delle misure restrittive, specie tra i più giovani, è stato di nuovo inteso come una sorta di libera tutti, come se non fosse più necessario tenere comportamenti responsabili, come mantenere l’uso della mascherina in caso di assembramento o nei luoghi chiusi, lavarsi frequentemente le mani, e via dicendo. E, invece, pur muovendosi più liberamente, bisogna mantenere alta l’attenzione. Si è detto che l’aumento dei contagi ha riguardato la fascia costiera delle Marche: non è esatto, ha riguardato in particolare quella maceratese, inutile negarlo. E questo significa che ci si è un po’ troppo rilassati, si è stati meno attenti. Si è poi diffusa la convinzione che, ormai siamo fuori della pandemia, che questa è diventata come una banale influenza. Non è così, probabilmente accadrà, ma non è ancora così. Ci siamo ancora dentro e dobbiamo comportarci di conseguenza".

Qual è l’altro elemento? "È la vaccinazione. In questa fase il virus ha colpito all’80% persone non vaccinate o che hanno fatto una sola dose, molti dei quali sono giovanissimi o giovani: il vaccino è decisivo per contrastare il virus. È la sola certezza che abbiamo, nonostante l’impressionante disinformazione che passa sui social".

Le è capitato qualche no vax pentito? "No. Piuttosto mi sono capitate diverse persone scettiche, piene di dubbi, ma anche desiderose di capire bene come stanno le cose. Sono venute in ambulatorio a chiedermi cosa pensassi della vaccinazione e ne sono uscite convinte della sua utilità. Ecco, se posso dare un consiglio a chi è indeciso e incerto, direi: chiedete al vostro medico, piuttosto che informarvi in rete su siti che forniscono informazioni distorte e devianti".

Come vede l’evolversi della situazione? "L’incidenza per 100mila abitanti è da diverse settimane sopra a 50, anche se ora mi pare che ci sia una stabilizzazione della curva. Ma questo non ci autorizza ad abbassare la guardia, anche perché a breve riapriranno le scuole, con un aumento dei contatti".