Covid Macerata "Pronto soccorso, presto non ce la faremo più"

Il grido d’allarme del primario Rossi: i pazienti aumentano di continuo, vanno requisiti gli ospedali di Camerino e San Severino

Il primario Emanuele Rossi

Il primario Emanuele Rossi

Macerata, 1 novembre 2020 - Il pronto soccorso del capoluogo è affollato di pazienti Covid, e in ospedale si attendono le misure necessarie per affrontare l’impennata di contagi. Il reparto di medicina di urgenza ha già occupato anche i container esterni che erano stati allestiti per i tamponi. "Da venerdì – conferma il primario Emanuele Rossi – c’è stato un aumento di casi, che comporta un aumento di ricoveri. Quando sappiamo già che il paziente è positivo, come sta accadendo in questi giorni, lo accogliamo nel container, lo visitiamo, lo sottoponiamo alla Tac e valutiamo dove trasferirlo".

Il focus Covid nelle Marche: nuovo balzo dei ricoveri

Ci sono problemi di sovraffollamento? "Sinora abbiamo avuto numeri gestibili, adesso però servono nuovi percorsi dedicati perché tra poche ore non ce la faremo più. Dobbiamo ampliare le possibilità per adeguare i reparti di cure intensive, medie e basse. A oggi non so ancora quali saranno".

Perché sono aumentati i ricoveri? "C’è sempre una percentuale di contagiati che ha bisogno del ricovero. Se il numero di contagiati è basso, è basso anche quello dei ricoverati, ora invece che i contagi aumentano in maniera importante in tutta Italia, ci troviamo con un numero crescente di polmoniti da coronavirus da ricoverare. I numeri sono in crescita costante".

Quante persone sono al pronto soccorso? "Oggi (ieri, ndr) avevamo otto pazienti positivi, e altri tre in attesa del tampone ma quasi sicuramente anche loro positivi. Sono nel percorso sporco e nel percorso grigio, separati dai pazienti non Covid, ma in queste condizioni un rischio c’è sempre. Per questo, ora anche più di prima bisogna rivolgersi al pronto soccorso solo se strettamente necessario, consultando sempre prima il medico di base".

Gli alberghi per i pazienti Covid non sono stati individuati dalla Regione, e non sono aumentati i posti letto di terapia intensiva. Ora cosa si dovrebbe fare? "Una situazione straordinaria va gestita con decisioni straordinarie, che magari potrebbero non incontrare il consenso di tutti, ma dobbiamo decidere se vogliamo salvare le persone o no. Si dovrebbe attivare la fiera Covid, o si potrebbero requisire gli ospedali che ora sono semi vuoti come Camerino e San Severino, come avvenuto a marzo. Comunque, la Regione ha promesso che attiverà altri posti letto, noi siamo in attesa. Per ora riusciamo a gestire i pazienti in medicina di urgenza per lo stretto necessario fino al trasferimento al Covid hospital o alla palazzina di malattie infettive o nelle strutture più idonee. Abbiamo attivato il secondo container al pronto soccorso con doppi turni infermieristici, diamo risposte all’altezza ma i numeri aumentano e servono risposte".