Il bilancio preventivo per il 2024 del Comune di Civitanova porta in pancia 23.833.000 di crediti potenzialmente inesigibili (dato di questo mese), circa 4 milioni in più rispetto all’anno prima, quando ammontavano a 19.500.000 euro. Un dato che va pesato anche in rapporto al risultato di amministrazione del 2023, che è stato indicato in 27.859.000 euro nella delibera approvata dalla giunta e con cui vengono votati i conti del 2024 che muoveranno 106.826.000 euro. Ora le scelte fatte dell’esecutivo Ciarapica sulle entrate, sulle spese e sulle opere pubbliche, accompagnate dalla relazione dei revisori del conti, dovranno approdare in consiglio comunale. Il conto 2023 è stato votato da sindaco e assessori entro la fine dell’anno in seguito alla modifica della legge, che non consente più la pratica dell’esercizio provvisorio. Resteranno invariate Imu, addizionale Irpef, il canone sulla pubblicità, la tassa di occupazione del suolo pubblico, il costo delle mense scolastiche e degli asili nido. Manca invece un quadro definito sulla tassa dei rifiuti che l’assemblea Ata, anche con il voto del comune di Civitanova, ha deciso debba aumentare del 18% nei prossimi due anni (9% nel 2024 e un ulteriore 9% nel 2025) il che comporta un costo di circa 750.000 euro in più ogni anno a carico del Comune per le spese di smaltimento dei rifiuti, che verrà scaricato sulle bollette delle famiglie e delle imprese a meno che il Comune non decida di tagliare alcuni capitoli per reperire la somma necessaria a coprire le spese per il servizio fornito dal Cosmari. Nella relazione che accompagna il bilancio comunale nella sezione che affronta la definizione della Tari è infatti scritto che "la previsione potrebbe essere suscettibile di successivo adeguamento" tanto che da un costo annuo di 8.300.000 euro, secondo l’assestato del 2023, si passa a una previsione di 9.060.000 euro per il 2024. Nel programma delle opere pubbliche triennale, nel 2024 inseriti – erano già presenti nel 2023 – i lavori di riqualificazione del Varco e di piazza XX Settembre per un importo di 11.200.000 euro di spesa. L’opera ancora manca di progetto e su di essa ha aperto una fascicolo di inchiesta la guardia di finanza su mandato della Corte dei conti di Ancona, che ha fatto sequestrare atti presso l’ufficio tecnico comunale in relazione alle consulenze tecniche affidate dalla giunta.
CronacaCrediti inesigibili più alti. A rischio diversi milioni