SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

Crescono i delitti contro le imprese: "Impennata dei reati informatici"

Il monito di Confartigianato: la legalità è il presupposto per equità e sviluppo

Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato, lancia l’allarme sui delitti contro l’attività di impresa

Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato, lancia l’allarme sui delitti contro l’attività di impresa

Forte aumento, nel quinquennio 2019-2023, dei delitti contro l’attività d’impresa. Questa la tendenza che emerge da un recente report sulla criminalità economica curato da Confartigianato imprese Macerata, Ascoli e Fermo, in linea con quello che sta accadendo nel resto d’Italia. L’indagine ha elaborato i dati del monitoraggio dell’Istat dei delitti denunciati alle forze di polizia e all’autorità giudiziaria che comprendono furti, rapine, estorsioni, contraffazione e violazione della proprietà intellettuale, ricettazione, riciclaggio, usura, danneggiamenti, contrabbando e reati informatici. Sono proprio questi ultimi a far impennare la crescita dei delitti contro le imprese: le tre province sono sopra la media nazionale (45,5%) e regionale (56%) negli ultimi cinque anni di riferimento. In provincia di Macerata, dal 2019 al 2023 i reati sono aumentati di un +6,6%. Si segnalano 10 denunce ogni 100 unità locali di impresa (dato 2022). I reati informatici sono cresciuti del +57,9% nonostante una leggera flessione (-1%) nell’ultimo anno di riferimento (nel 2023 sono il 49,8% del totale). Va però evidenziato che la situazione del Maceratese è migliore di quella registrata nelle province di Ascoli (i delitti denunciati sono saliti del +23,3%) e Fermo (i delitti denunciati sono saliti del +25,1%). In una realtà manifatturiera come la nostra, poi, diffuso è il fenomeno della contraffazione, che vede le Marche come seconda regione in Italia per incidenza, dopo la Toscana. In base ai dati del 2024, in provincia le imprese esposte a questo rischio sono 1.429: il 4,7% del totale; 946 imprese artigiane, il 10,6% del totale e il 38,9% sul manifatturiero. Va meglio in provincia di Ascoli (3% del totale le imprese esposte), peggio in quella di Fermo (11,7%). In tutte e tre le province i valori sono decisamente più elevati della media nazionale, che si attesta al 2,3%. "La sicurezza è un bene pubblico essenziale per la libertà economica", afferma Enzo Mengoni, presidente Confartigianato. "Spesso – prosegue – sono le imprese artigiane e le micro e piccole imprese quelle più esposte ad atti criminali, soprattutto per i reati di tipo informatico". Per Mengoni la legalità non è un tema astratto: "È il presupposto per garantire equità, concorrenza leale, attrattività e sviluppo".

Franco Veroli