"Crisi idrica: basta sprechi Da ora non faremo sconti"

Il comandante della polizia locale Doria è perentorio. E cittadini diventano "alleati"

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Crisi idrica e ordinanza anti sprechi: tre segnalazioni in una sola mattinata, quella di ieri. La polizia locale è stata chiamata per una perdita in strada e poi perché una persona stava innaffiando abbondantemente i vasi. Il terzo caso riguardava compiti di ordinaria manutenzione degli operai comunali nell’aiuola davanti alla chiesa di Santa Croce e si è quindi rivelato un falso allarme. Per quanto riguarda le altre due segnalazioni, invece, gli agenti sono andati a verificare: per il momento, nel caso del cittadino che stava innaffiando i vasi, si sono limitati a un ammonimento orale. "Ma saremo severi e non esiteremo ad applicare le sanzioni se ci troveremo di fronte situazioni in cui l’uso dell’acqua sia non indispensabile o ingiustificato diverso da quello alimentare – sottolinea Danilo Doria, comandante della polizia locale –. La multa minima da cui si parte è di 50 euro fino ad arrivare a un massimo di 500 euro. Sanzioni alte saranno applicate ad esempio se il cittadino ha un atteggiamento recidivo e continua a sprecare anche se richiamato all’ordine già una volta". I controlli avverranno principalmente su segnalazione dei cittadini, ma i vigili urbani avranno un’attenzione maggiore nel monitorare situazioni anomale di sprechi evidenti. "Tolleranza zero per chi lava l’auto fuori casa e per i gavettoni tra ragazzini – prosegue il comandante Doria –, ma anche per chi bagna il vialetto o il tratto di strada davanti casa per renderlo più fresco e sentire meno caldo. Questi sono esempi di casi in cui si assiste a un uso dell’acqua indiscriminato, per cui non faremo sconti". Ma la regola principale sarà quella del buon senso, partendo dal presupposto che l’ordinanza, in vigore a Macerata da venerdì fino alla metà di ottobre, nasce soprattutto per sensibilizzare i cittadini e invitarli a fare più attenzione, "in via cautelativa – spiega Doria –. Per quanto riguarda irrigazione degli orti e dei giardini, ad esempio, l’importante sarà non fare un uso indiscriminato dell’acqua, cercare di non sprecarla. Diverso è il caso in cui nei campi o negli orti sia presente un pozzo privato. Poi, nell’innaffiare le piante, basta farlo il minimo e non abusare dell’acqua. Occhio alla quantità. Serve attenzione anche per il riempimento delle piscine non a uso pubblico". In alcune città d’Italia hanno già chiuso le fontane pubbliche. C’è il rischio che accada anche da noi? "Al momento direi di no – dice Doria –; ma se continuerà questo clima caldissimo possiamo anche aspettarci che il livello di allerta salga"

Chiara Gabrielli