Crisi senza fine nelle Marche, 14mila occupati in meno nel 2020 Donne e giovani i più colpiti

Migration

Nel 2020 gli occupati nelle Marche sono stati 622mila, 14mila in meno del 2019. Lo rilevano i dati dell’Istat, elaborati dall’Ires Cgil Marche e pubblicati ieri. In un anno, gli occupati sono diminuiti del 2,2%, dato che risulta essere leggermente più elevato rispetto alla media nazionale (-2,0%) e a quello delle regioni del centro (-1,7%). La contrazione del numero dei lavoratori è dovuta, per la quasi totalità, al calo dei lavoratori autonomi, che sono 13mila in meno (-8,8%) del 2019. Il tasso di disoccupazione si attesta al 7,4% contro l’8,6% del 2019. Non si tratta, tuttavia, di un dato positivo: il calo della disoccupazione, infatti, è determinato da una significativa crescita dell’inattività che raggiunge il tasso del 30,7%.

Gli inattivi, nella regione, sono infatti 290mila, ben 17mila in più del 2019 (+6,1%). Ad essere più in difficoltà anche su questo fronte sono soprattutto le donne: il calo degli occupati ha riguardato soprattutto le lavoratrici che risultano essere infatti 8mila in meno rispetto al 2019, ovvero il -3%, a fronte del -1,6% riferito agli uomini. Una tendenza che si verifica anche per la crescita degli inattivi, sul totale dei 17mila in più, ben 12mila sono donne. Anche i giovani risultano tra le categorie più svantaggiate dal punto di vista lavorativo in questo periodo di emergenza: nel 2020 l’Istat registra, nella regione, 39mila neet, il 18,2% in più del 2019. "Il quadro è preoccupante sia per la crescita a dismisura dell’area degli scoraggiati sia per il prezzo pagato dalle donne in questo anno di pandemia – ha detto Daniela Barbaresi (nella foto), segretaria generale della Cgil marchigiana –. Temi che abbiamo peraltro posto alla giunta regionale sin da settembre e sui quali attendiamo risposte concrete in termini di politiche del lavoro mirate. Oggi, l’attenzione è sul Decreto-Sostegni che dovrebbe uscire a giorni e che dovrà tenere conto delle tante persone che hanno perso un lavoro e non hanno ammortizzatori e dovrà prorogare il blocco dei licenziamenti, pena un crollo pesante anche del lavoro dipendente".

re. ma.