MARTINA DI MARCO
Cronaca

Da 130 anni al fianco dei bambini: "Una via per Piombini e Sensini, due donne che hanno fatto la storia"

La proposta di Carla Maria Francalancia, presidentessa dell’associazione: in città solo due strade al femminile

Gloria Lanciotti, coordinatrice dell’Ufficio risorse e sviluppo dell’assocazione Piombini-Sensini. , e la presidentessa Carla Maria Francalancia (foto Calavita)

Gloria Lanciotti, coordinatrice dell’Ufficio risorse e sviluppo dell’assocazione Piombini-Sensini. , e la presidentessa Carla Maria Francalancia (foto Calavita)

"Vorremmo sollecitare l’intestazione di una strada a due donne che hanno fatto la storia di Macerata, fondando la nostra attuale associazione: Antonietta Piombini ed Elisabetta Sensini". Sono le parole di Carla Maria Francalancia, presidentessa dell’associazione Piombini-Sensini, con sede in via Morbiducci a Macerata, che sottolinea quanto prezioso sia il ricordo di due figure che hanno contribuito allo sviluppo educativo della città. "Quest’anno l’associazione festeggia 130 anni di attività, con eventi e incontri in programma fino a dicembre – continua Francalancia –. Sarebbe ancor più bello celebrare la ricorrenza con l’intestazione di una via o un angolo della città alle donne che dall’inizio hanno reso possibile questa realtà. Sensini era una popolana abitante delle Fosse che iniziò ospitando e aiutando poche ragazze nella sua casa; Piombini, maceratese più benestante, contribuiva specialmente per la parte economica e aiutava a mantenerle. Nel 1895 nacque ufficialmente l’asilo La Pietà con il suo primo statuto, e con l’obiettivo di accogliere bambine e ragazze – successivamente anche ragazzi – orfane di guerra. Nel tempo le necessità di accoglienza e le sue motivazioni sono cambiate, così come nel 1994 è cambiato il nome: da La Pietà, mi sembrò doveroso dedicare il titolo dell’associazione alle loro fondatrici".

Una realtà inserita perfettamente nella rete di accoglienza del territorio, pensata per accompagnare bambini e bambine nell’affrontare il distacco dai propri familiari e assisterli nell’apprendimento e nella socialità condivisa. "Per noi è essenziale mantenere vive la memoria e l’intenzione di quando la nostra associazione è stata fondata – continua Gloria Lanciotti, coordinatrice dell’Ufficio risorse e sviluppo della Piombini-Sensini –. Negli anni si è evoluta, mantenendo al centro la cura della persona e delle sue relazioni". Da qui l’idea di proporre un ulteriore passo per ricordare le fondatrici, in un contesto storico-sociale che vede ancora pochissime vie dedicate alle figure femminili della storia. "Mi sono documentata per scoprire quante vie di Macerata portassero un nome di donna – spiega Francalancia – e ne esistono soltanto due, rispetto alle 76 dedicate agli uomini. Gli unici nomi sono della partigiana Maria Lorenzoni (in una traversa di via Indipendenza) e del soprano Elena Fioretti (a Piediripa). Accanto a loro, la prima donna consigliera a Macerata e deputato, Maria Pucci, alla quale è dedicata la sala della giunta comunale. In un momento storico che si propone di valorizzare sempre di più la donna, sollecitiamo l’amministrazione affinché vengano ricordati questi due pilastri della nostra città. Tante altre sono state dimenticate – conclude Francalancia – come la maestra Luisa Marchesini, che si dedicò all’educazione dei giovani con una scuola all’aperto ai giardini Diaz. Donne lungimiranti e coraggiose che si esposero per aiutare chi aveva bisogno, e che meritano di essere parte della memoria collettiva".