
Flavia Giombetti
Assessore riceve una minaccia di morte, da parte di un residente dei container. Il ministero dell’interno invia al Comune oltre 23mila euro per la sicurezza. Ma lei, Flavia Giombetti, non viene informata del decreto e oggi chiede come mai quei soldi non siano ancora stati utilizzati.
"Durante lo sgombero dell’ex area container, a maggio 2024, ho ricevuto una minaccia di morte – svela Giombetti –. Non si è trattato di un insulto o di una reazione impulsiva, ma di una vera e propria intimidazione. Su questo fatto sono già in corso i procedimenti penali. Ma a seguito di quell’episodio il ministero dell’interno ha previsto risorse specifiche, proprio per situazioni come quella. Fondi utilizzabili dai Comuni tramite una semplice delibera di giunta: 23.156,87 destinati a misure concrete per la sicurezza, come l’installazione di sistemi di videosorveglianza o interventi per la promozione della legalità. Il decreto ministeriale prevedeva, tra le misure ammissibili, anche la possibilità di utilizzare parte dei fondi per la tutela diretta degli amministratori oggetto di minacce, per far fronte alle spese legali. In teoria, avrei potuto beneficiarne anch’io, ma non mi sarei sognata di farlo: ho scelto di affrontare tutto con le mie forze, senza gravare sulla collettività, per rispetto del ruolo che ricoprivo e del mandato che mi era stato affidato. È stata dura, emotivamente e psicologicamente".
Giombetti spiega che nessuno, dal Comune, le ha mai comunicato l’esistenza del fondo e della possibilità di beneficiarne. "L’ho scoperto da sola – prosegue –. A oggi nessuna delibera è stata approvata, nessun progetto per la tutela del territorio, nessuna misura concreta". L’ex assessore ricorda che lo scorso maggio, dopo le risse fra egiziani, il sindaco aveva annunciato ad esempio l’installazione di telecamere in via della Pace. E anche nell’ultimo consiglio comunale si è parlato di videosorveglianza. "La risposta dell’amministrazione è sempre la solita: vedremo, faremo, cercheremo il capitolo di bilancio – prosegue l’ex assessore –. Nessun riferimento ai fondi ministeriali già disponibili, nessun impegno concreto. Solo vaghezze, rinvii e responsabilità rimpallate: il solito copione di un’amministrazione che parla di sicurezza, ma non fa nulla per garantirla davvero. Però quei fondi ci sono, non serve cercarli, basta saperli usare. Per questo oggi chiedo: perché non sono stati impiegati? Mi auguro che qualcosa si muova e che si trovi il coraggio e la lucidità per usare quei fondi, un atto dovuto verso una comunità che chiede sicurezza".
Lucia Gentili

