
È caldo per tutti, ma per qualcuno ancora di più. Da chi lavora nei campi a chi è impegnato sull’asfalto...
È caldo per tutti, ma per qualcuno ancora di più. Da chi lavora nei campi a chi è impegnato sull’asfalto rovente, passando per i carpentieri, acqua, cappello e integratori sono il kit di "sopravvivenza". Ma non bastano. Da oggi scatta l’ordinanza del presidente della Regione Francesco Acquaroli, che vieta anche quest’anno l’attività lavorativa all’aperto e in condizioni di esposizione prolungata al sole nella fascia oraria 12.30-16, per i settori agricolo, florovivaistico, della logistica e nei cantieri edili e stradali. Le disposizioni dureranno fino alle 24 del 31 agosto e troveranno applicazione nei giorni e nelle aree del territorio regionale in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it segnali un livello di rischio "alto". In presenza di temperature elevate, superiori a 35 gradi, sia effettive che percepite, i lavoratori infatti possono essere soggetti a stress termico, con un aumento dei rischi per la salute e la sicurezza. "Continueremo a rispettare le prescrizioni - afferma il presidente Ance Macerata Enrico Crucianelli -. Per l’associazione dei costruttori edili l’attenzione per la salute degli operai è massima. Sul sito indicato dalla Regione ci sono le previsioni meteo per tre giorni, quindi le imprese riescono ad organizzarsi per tempo. Chiediamo però che, al posto di un provvedimento speciale ogni anno, venga fatta una legge stabile, a livello nazionale, uguale per tutte le regioni. Il caldo afoso ormai non è un evento eccezionale, basta far scattare le restrizioni di orario quando si superano determinate temperature. Al contempo chiediamo una deroga sugli orari di lavoro ai Comuni". Al posto del classico orario 8 – 17, iniziare ad esempio prima al mattino o terminare più tardi, "sempre nel rispetto dei decibel". Crucianelli riflette poi su un altro aspetto: "Il diritto di fermarsi in determinate ore è sacrosanto, ma ovviamente comporta un rallentamento nei lavori. E questo per forza di cose complica le cose, considerando la scadenza del Superbonus. Qualora venisse stabilizzata la legge, il legislatore dovrebbe tenere conto che a luglio e ad agosto i cantieri sono meno produttivi". "Trasformare un atto amministrativo straordinario in un provvedimento strutturale che preveda gli stessi ammortizzatori sociali previsti per il maltempo invernale" è la richiesta di Uil Marche e Feneal Uil Marche. "Da giugno a settembre è il periodo clou per l’agricoltura – afferma il direttore di Coldiretti Macerata David Donninelli -. Sul fronte cereali, grano, barbabietole e girasoli la raccolta è meccanizzata e nei mezzi agricoli, con l’aria condizionata, il problema non sorge. Diverso è il discorso per frutta e verdura, per le quali raccomandiamo la raccolta in tarda serata o con le primi luci dell’alba, quando le temperature sono più lievi (anche per la qualità stessa del prodotto). Coldiretti ha partecipato all’accordo quadro col ministero. Da sottolineare i criteri di premialità dall’Inail per le imprese che rispettano il protocollo e l’inserimento degli operai in una cassa integrazione speciale che prevede, oltre ai novanta giorni canonici, giorni in più per particolari eventi climatici". Lucia Gentili